Uno dei momenti forti sarà il collegamento con l’Ucraina. Venezia si prepara ad accogliere la Madonna Pellegrina di Fatima e, all’interno dei dieci giorni di permanenza presso la chiesa parrocchiale di San Salvador, è previsto un momento di preghiera per la pace in collegamento video con i fedeli della parrocchia di Sharhorod, in Ucraina, a poco più di un anno dallo scoppio del conflitto.
La statua della Madonna Pellegrina di Fatima arriverà a Venezia venerdì 28 aprile e il 5 maggio alle ore 20,30 è prevista la recita del Santo Rosario in collegamento con la parrocchia ucraina. Un momento di preghiera per la pace che si prevede molto intenso e che sarà trasmesso in diretta televisiva da TelePace.
La presenza della Madonna Pellegrina, organizzata dalle parrocchie della Comunitù marciana, è un evento corale, che coinvolgerà associazioni, gruppi parrocchiali e varie realtà cittadine.
Il fitto calendario di appuntamenti prende il via venerdì 28 con il corteo acqueo in Canal Grande. La statua approderà all’aeroporto Marco Polo venerdì sera, con partenza della sfilata alle 18.30, e a bordo di una balotina giungerà al molo di San Marco seguita dalle imbarcazioni tipiche delle remiere cittadine. Da lì seguirà poi, alle 19.30, una processione che condurrà la Madonna Pellegrina di Fatima fino a San Salvador, dove il Patriarca Francesco celebrerà la Santa Messa.
L’apertura notturna di San Salvador. Se nell’arco delle dieci giornate i fedeli avranno la possibilità di concedersi un momento di raccoglimento davanti alla statua – custodita in chiesa – in qualunque momento del giorno, il 29 aprile e il 6 maggio ci sarà un’opportunità in più, garantita da un’apertura notturna dell’edificio di culto.
Il 6 maggio il Patriarca Moraglia presiederà la Messa delle 8.30 (con liturgia animata dal Seminario patriarcale, nel giorno dedicato alle vocazioni come ogni sabato del mese), come pure la Messa prefestiva delle 16, che vedrà la partecipazione del gruppo dei genitori con un figlio in cielo. Proprio da loro era partita infatti la proposta di ospitare a Venezia la Madonna Pellegrina, dopo un’udienza con Papa Francesco avuta nel maggio del 2021. Parlando a questi genitori, il pontefice disse che di fronte a tanto dolore le parole non sarebbero bastate e che avrebbe pregato la Madonna di Fatima, affidandoli tutti a lei. Da quell’incontro all’idea di ospitare la statua in centro storico, il passo è stato breve: prima l’autorizzazione del rettore di Fatima, poi quella del Patriarca, hanno fatto sì che l’iniziativa prendesse forma.
Dopo 107 anni da quei giorni… «Sono queste giornate intense per i preparativi per l’arrivo della Madonna di Fatima» dice il parroco, don Roberto Donadoni, che ha coordinato l’organizzazione dell’evento coinvolgendo anche numerose realtà locali. «Sono giornate piene di attesa per tutti, adulti e bambini. In quel 1917 tragico e buio a causa della guerra, Maria si fermò a parlare con tre piccoli, sconfiggendo la paura. E così, dopo 106 anni, anche noi vivremo in questi giorni, nella chiesa di San Salvador, le sue parole. Il messaggio di Fatima e la sua intercessione torneranno a proclamare la vittoria e a suggerirci la forza, la fiducia e l’audacia per dire: andate via, tenebre dello spavento, perché ha vinto la pace. Andate via, tenebre della confusione, perché ha vinto la confidenza della Verità che si è rivelata in Gesù. Andate via, tenebre della morte, ha vinto la vita. Gesù è risorto: saranno giorni di grazia, indimenticabili per tutti. La parola che porteremo in quei giorni è una promessa. Quella della presenza di Dio che apre nuovi orizzonti e che assicura una grazia di sapienza e di fortezza».
Numerose le realtà coinvolte nelle dieci giornate, come Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, Focolarini, Rinnovamento nello Spirito, gruppo Padre Pio, Cif Centro Italiano femminile, Gruppi di Ascolto.
La Penitenzieria Apostolica Vaticana, inoltre, ha concesso l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che si uniranno, dal 28 aprile a lunedì 8 maggio, alle celebrazioni in programma.
Durante le liturgie eucaristiche presiedute dal Patriarca, mons. Moraglia impartirà ai presenti la benedizione apostolica con annessa indulgenza plenaria. (M.G.)