“Una scuola che non è solo un istituto, ma è anche famiglia”: è questo il messaggio che, da oltre 90 anni scandisce la vita e le attività dell’Istituto San Giuseppe Caburlotto di Venezia, nato in città nel 1932.
La scuola è oggi più che mai un punto di riferimento prezioso tra le scuole paritarie cattoliche del territorio. In otto classi accoglie 120 bambine e bambini della scuola dell’infanzia (3 classi) e primaria (5 classi). Otto classi seguite con amore, competenza e passione da 15 insegnanti sotto la guida della coordinatrice Anna Cipriani e della Superiora Suor Beatrice Forin. I festeggiamenti per il traguardo dei 90 anni si sarebbero dovuti tenere l’anno scorso, ma poi a causa del Covid si era preferito rinviare. Si è arrivati così ad un primo momento celebrativo, che si è tenuto venerdì 21 con ex alunni, alunne ed ex insegnanti. Grazie a un semplice passaparola sono arrivate oltre 150 persone, numero al di sopra delle più rosee aspettative dei promotori, a conferma di come la scuola San Giuseppe sia effettivamente rimasta nel cuore di chi ha frequentato quelle aule. L’intenzione oggi è quella di formare un vero e proprio comitato, formato da ex alunni e insegnanti, che resti come punto di riferimento operativo per organizzare in autunno altre iniziative celebrative. Il desiderio di tutti è poi quello di proseguire con questi ritrovi almeno una volta l’anno. Il clima gioioso e la riposta di questo primo appuntamento sono stati infatti più che incoraggianti. Dopo un saluto introduttivo è seguito il concerto del coro San Giuseppe, un coro interno alla scuola, guidato dall’insegnante Nadia Kuprina.
A concludere il rinfresco e soprattutto la voglia di ritrovarsi ancora. Uno dei momenti più emozionanti del pomeriggio è stato quando ex allievi e vecchi insegnanti hanno voluto visitare aule e spazi della scuola frequentati un tempo. Per l’occasione le stanze della scuola sono state addobbate con foto storiche che hanno contribuito a rendere ancora più vivi i ricordi. «Qui – è stato ricordato – scuola equivale al concetto di famiglia». Ed è soprattutto questo il prezioso carisma delle religiose.
Lorenzo Mayer