È Antonio De Zanchi, veneziano, 67 anni, abitante al Lido, la persona cui è stato conferito il Premio Miramare 2017.
La targa del Premio Miramare è stata consegnata a De Zanchi sabato 5 agosto, all’ingresso della spiaggia “Miramare” al Lido.
Dopo il servizio di leva nei vigili del fuoco, Antonio De Zanche ha lavorato alla Veneziana Gas; pensionato nel 2006 si è dedicato al volontariato: vigile d’argento con l’Auser, autista per accompagnare persone malate dagli aeroporti del Veneto agli istituti del Lido, è volontario di protezione civile con diplomi di primo soccorso, defibrillatore, sicurezza, antincendio. E’ anche volontario dell’Avis, con medaglia d’oro. Nella targa è definito “un grande volontario: solidarietà, amore, sostegno”.
Voluta dal giornalista Giovanni Battista “Titta” Bianchini, e giunta alla 21.ma edizione, la targa con il Leone di San Marco celebra la continuità di una attività di stabilimento balneare che ha più di un secolo di vita, rivolta in particolare alle famiglie veneziane: risale al 1895 la costituzione della “Impiegati civili: bagni di mare tra impiegati e professionisti”, oggi al “Miramare”.
Per questo, la targa onora ogni anno persone che, a diverso titolo, si sono distinte per continuità: nel 1997 Rino Valtellina, di Trento, da 40 anni ospite della “Impiegati civili”; nel 1998 Luciano Milani, con 60 anni di capanna alla “Impiegati civili”; nel 1999 Heron Vitaletti, per oltre 40 anni alla Rai (fu sua l’applicazione della moviola ai servizi sportivi); nel 2000 padre Arturo Tait, dei Camilliani, da 41 anni direttore del “San Camillo”; nel 2001 il panificatore Alfredo Rizzo, continuatore di una ultracentenaria attività di famiglia; nel 2002 Luciano Fabris, per oltre mezzo secolo salumaio al Lido e attivo nel volontariato verso gli anziani; nel 2003 Corrado Tiozzo, per 30 anni autista all’Actv e volontario autista di un pulmino per ammalati e disabili; nel 2004 Sidonia Tubioli Sturaro, da mezzo secolo cuoca in locali dell’isola; nel 2005 fra Cesare Zambarda, infermiere, dal 1965 al San Camillo, che presta la propria opera nelle case di anziani; nel 2006 a Cesarina, Luisa, Antonietta Pradel, per mezzo secolo cuoche nei locali di famiglia al Lido; nel 2007 a Gracco Crevato-Selvaggi, dal 1970 direttore della Sezione di Venezia della Società di salvamento; nel 2008 a Lorenzo Mayer, giornalista, dal 1997 corrispondente dal Lido del Gazzettino; nel 2009 a mons. Cesare Zanusso, dal 1992 parroco a Sant’Ignazio e poi anche arciprete di Malamocco; nel 2010 ad Augusto Pulliero, giornalista, da oltre trent’anni studioso e divulgatore della laguna e della salvaguardia; nel 2011 a Giuliano Penzo, di Malamocco, che si dedica all’assistenza ad anziani e ammalati e alla raccolta di offerte e cibo per i bisognosi; nel 2012 a Benito “Pippo” Garbisa, da 34 anni gestore dell’omonimo stabilimento balneare, il bagnino più anziano d’Italia; nel 2013 a Roberto Scarpa, operatore turistico, presidente provinciale dell’Unione cavalieri d’Italia, guida di molte Benefiche; nel 2014 a Roberto Chimisso, campione azzurro ed europeo di nuoto, che da 40 anni insegna il nuoto a ragazzi al Lido; nel 2015 a Giovanni Pierobon, che ha sempre operato per il bene e lo sviluppo del Lido, specialmente quando ne è stato il delegato del sindaco; nel 2016 Nicolò Costanza, 61 anni, militare della Marina italiana e poi marinaio timoniere dell’Actv, che si dedica al volontariato per bambini, anziani, persone impedite, nella targa definito “intrepido marinaio e sostegno dei più deboli”.