Sabato 22 aprile alle ore 20.30, nella chiesa di San Paolo a Mestre, avrà luogo un concerto dal titolo “Cantare in coro” con la Cordata del CAI di Mestre e il Coro San Paolo.
Organizzato in ricordo di Paolo Errera, Presidente de “La Cordata”, recentemente scomparso, sarà anche un modo per riunire stili diversi, ma accomunati dalla stessa passione.
La “Cordata” nasce nel 1985 per desiderio di alcuni amici appassionati di canti di montagna. Nel 1987 entra a far parte delle attività del CAI sezione di Mestre. Da allora di strada ne ha fatto tanta, creandosi un repertorio di tutto rispetto con oltre 130 canti. Molti i concerti effettuati nel mondo del sociale e, nonostante gli anni, dice chi ne fa parte, «avverte ancora il brio e la spensieratezza delle prime serate di quel 1985 e il desiderio di riformare, adattare e ricreare esecuzioni e repertorio».
«Il coro è sempre stato per Paolo una vera passione», racconta la moglie Carla: «Ne ha fatto parte per 26 anni, subito dopo essere andato in pensione. Diciamo che era passato dal mare, era comandante dell’Adriatica di navigazione, ai monti. Era difficile che saltasse le prove. Addirittura, un anno a giugno, eravamo in vacanza ed è voluto tornare a casa perché avevano in programma un concerto! Poi la malattia e pian piano ha lasciato il coro, anche se con molto rammarico».
Anche il coro di San Paolo ha fatto molta strada dagli inizi, “storia nella storia” della parrocchia di San Paolo, da quando come piccolo gruppo eterogeneo nasce col desiderio di animare le messe, strutturandosi poi via via fino ad arrivare a una quarantina di persone con un repertorio sempre più vario, accompagnato da chitarra, organo e batteria, al servizio della comunità nell’animazione liturgica e… non solo, avendo partecipato ai musical organizzati negli anni dai giovani di San Paolo, come accaduto anche di recente con il recital “Solo per amore”, in cui viene raccontata la passione di Gesù vista dalle donne del Vangelo, con grande partecipazione di pubblico.
Assistere quindi a questo concerto sarà un modo per vivere e assaporare atmosfere musicali “diverse” ma originate sempre dal comune desiderio di regalare un momento di serenità per dimenticare, almeno per un po’, i pensieri e i problemi di tutti i giorni. L’ingresso è libero.
Antonella Ruggieri