Questa sera il Patriarca Francesco ha presieduto la celebrazione della Messa nella Cena del Signore a San Marco insieme ai bambini e alle famiglie delle parrocchie dell’area marciana. Ai bambini che riceveranno la Prima Comunione nelle prossime settimana del Tempo Pasquale il Patriarca ha lavato i piedi, come prevede la liturgia odierna, ad imitazione di quanto fece il Signore nell’Ultima Cena. E proprio ai bambini il Patriarca si è rivolto nella sua omelia:
«Care bambine e cari bambini della Prima Comunione mi riferisco a voi, sono un po’ in difficoltà perché devo parlarvi della cosa più grande che ha la Chiesa. Guardavo i vostri volti e mi dicevo “Quanto sono piccoli”. Poi mi sono preso coraggio e, mentre mi preparavo per la Messa, e ho pensato al Patriarca Giuseppe Sarto, Pio X, che aveva deciso di dare l’Eucarestia ai bambini di sette anni. C’è però un secondo motivo: noi nella Chiesa dobbiamo rispettare quanto Gesù ci ha insegnato: “Lasciate che i bambini vengano a me”. Spero siate stati attenti al Vangelo di stasera. Abbiamo ascoltato che Gesù, poche ore prima di essere catturato, vivendo l’Ultima Cena, lava i piedi dei suoi discepoli. Nell’Ultima Cena consegna, nel momento eucaristico, il suo sacrificio della Croce. Tra poco anche voi riceverete l’Eucarestia: è come se Gesù ti dicesse “In qualunque cosa tu faccia nella vita non devi mai cedere al male”. Ricevere Gesù Eucarestia è la sfida ad essere capaci di vincere il male con bene, superare il male ed essere forti. Riceviamo la forza di vincere il male se ci accostiamo bene alla Prima Comunione».
Il Patriarca ha invitato a meditare le vite dei santi che sin da giovani hanno coltivato un grande amore per l’Eucarestia, in particolare il beato Carlo Acutis. Ha infine ricordato ai ragazzi che bisogna vivere bene e poi custodire le primizie di ogni cosa, a partire dal dono della Prima Comunione, perché «anche una quercia secolare, che pesa tonnellate, “contiene” in un certo modo il suo seme. Dobbiamo custodire gli inizi, perché negli inizi c’è tutto. Per questo vi invito a vivere bene la vostra Prima Comunione».