Il santuario è intitolato a S. Maria Assunta, sì, ma la vera festa a Borbiago si fa il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione.
Ci siamo quindi. E infatti il calendario della parrocchia presenta, per i prossimi giorni, una fitta scaletta di appuntamenti. Non è stato sempre così: le iniziative sono cresciute negli ultimi anni.
Don Carlo Gusso, parroco del paese, spiega che è una questione di identità e appartenenza: «La gente è devota a questa festa. Anche perché le cronache dicono che l’apparizione della Madonna alla ragazzina sordomuta, che ne esce guarita, sarebbe avvenuta la sera della vigilia, il 24 marzo».
Il legame con la festa del 25 è quindi molto forte. Talvolta capita che caschi proprio nel bel mezzo della Settimana Santa, o addirittura il Venerdì Santo. «Qualche fedele, allora, si meraviglia che non celebriamo la “festa della Madonna di Borbiago” per lasciare posto ai riti della Settimana Santa… In questo caso, infatti, non possiamo fare altro che rimandarla a dopo Pasqua… Ma non è più la stessa cosa per i nostri parrocchiani».
Scorrendo il programma, da segnalare che venerdì 24 si terrà una veglia mariana, intitolata “Dal Pozzo al Cielo”: verrà riletto l’avvenimento dell’apparizione, scandito da alcune riflessioni sulla Vergine Maria, col contrappunto di preghiere e canti curati dal gruppo del coro parrocchiale.
Domenica 26, alla messa delle 10.30 saranno festeggiati i lustri di matrimonio; mentre alle 15 «faremo la processione per le vie del paese, portando un’immagine della Madonna: non sarà la famosa statua miracolosa in pietra d’Istria, venerata in cripta, che è, oltre che pesante, molto delicata. Ci accompagnerà invece un’altra statua della Madonna», presa in prestito da un capitello, nel chiostro.
Giovanni Carnio