La fede cristiana dà pienezza all’umanità. Basta rendersi conto di quest’affermazione – e soprattutto sperimentarla – per capire quanto valga la pena di essere seguaci di Cristo.
Lo sottolinea il Patriarca Francesco, a Torcello nel giorno di Maria Assunta. Nell’omelia della Messa celebrata nella basilica di Santa Maria Assunta, mons. Moraglia ha posto in evidenza che cosa comporti vivere la fede e anche il celebrarla nella bellezza, come è accaduto martedì 15, anche grazie all’animazione musicale del coro di Treporti, nel contesto della bellezza della chiesa.
«Abbiamo ascoltato – ha rimarcato il Patriarca – come la voce umana e la tecnica musicale possano essere espressione e testimonianza di fede. L’esplosione del canto e della musica per i misteri della cristianità. La fede compie l’umano, ci rende veramente uomini, oltre a convertirci. Ci aiuta a raggiungere la pienezza del bello e del vero. L’arte è espressione di bellezza e la cultura, quando è veramente tale, è espressione di verità, cominciando dalla verità sull’uomo».
L’umanità giunge alla sua pienezza se vissuta nella fede cristiana è il concetto che il vescovo di Venezia ha ribadito anche in un altro momento, sempre nella solennità dell’Assunzione di Maria, nell’isola di Torcello.
Dopo aver ascoltato l’illustrazione compiuta da Marco Molin dei mosaici della basilica, il Patriarca Francesco ha ricordato che «la fede si inscrive tanto nella bellezza quanto nella ricerca del vero. La fede è la risposta alle domande antropologiche fondamentali: chi sono io? Che senso ha il vivere? Cosa sono il bene e il male? Dove sono diretto? Dopo questa vita che cosa c’è?… Perciò il messaggio di oggi è: la fede cerca il bello e offre risposte alle domande umane. In questo modo diventa proposta di vita buona per tutti, e soprattutto per chi è in difficoltà».