Mira, Armida Rossetto Ceoldo compie 101 anni: una vita all’insegna della semplicità
Non prende nessuna medicina, le piace stare tanto in giardino, anche d’inverno, e ogni tanto va nella carrozzeria gestita dai figli a chiedere se hanno qualcosa da farle fare.
La signora di cui stiamo parlando non ha cinquant’anni, ma giovedì 5 gennaio ne compie la bellezza di 101. È Armida Rossetto Ceoldo, di Mira.
Nella sua lunga vita Armida non ha compiuto gesti eclatanti, ma ha usato al meglio gli ingredienti migliori: umanità, volontà, pazienza, fede…
Nata a Montegaldella (Vicenza) il 5 gennaio 1922, quarta di cinque figli, Armida si trasferisce con la famiglia a Noventa Padovana e a 12 anni inizia a lavorare in un negozio di alimentari. Proprio a Noventa conosce quello che diverrà il suo sposo, Giuseppe Ceoldo, di un anno più giovane, ultimo di undici figli.
Nel 1947 il matrimonio e il trasferimento a Gambarare, perché lì i due giovani coniugi trovano un negozio di alimentari in affitto, con annessa abitazione. Tra il ’48 e il ’53, intanto, nascono i tre figli Fiorenzo, Maria Cristina e Domenico.
Non sono anni facili perché, oltre ai bambini piccoli, c’è da gestire un cambio di attività: il marito Giuseppe compra un terreno a Mira, in via Venezia, apre un’officina e a tempo perso (cioè la domenica), costruisce la casetta adiacente, dove tuttora abita Armida.
Intanto nascono altri due figli, Chiara e Francesco, e Armida, nonostante il carico familiare, avvia un negozio di merceria in via Nazionale 178: vestiario per bambini e per anziani, un po’ di tutto. E lì molti l’hanno conosciuta e tuttora la ricordano per ciò che è stata: gentile, paziente, competente e disponibile con la clientela.
Lavora sempre, fino ai 60 anni; poi cerca di realizzare un sogno: fare le scuole medie. «A lei sarebbe tanto piaciuto studiare», ricorda la figlia Chiara: «Aveva un’ottima memoria e un veloce apprendimento, così a 60 anni l’ho iscritta alle medie pomeridiane dietro al centro Mirasole. Era felicissima di andare, ma dopo una settimana il papà ha brontolato… e lei non ha più potuto andare».
«La mamma – continua Chiara – è sempre stata molto credente, colma di fede. Quando papà viene a mancare, nel 2001, lei, all’età di 80 anni, prende l’aereo per la prima volta e viaggia molto: tutti pellegrinaggi alle mete religiose di Lourdes, Fatima, Terrasanta, Santiago di Compostela…».
Fino ai 91 anni si sposta in bicicletta; poi rinuncia, per prudenza. Ora Armida ha la badante per 3-4 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, e ci sente poco, ma è ancora autonoma e non prende nessuna medicina: «Ed è sempre felice di andare a Messa o a casa di qualche figlio, o in pasticceria… Prega tanto, ascolta varie Messe al giorno, legge il “Messaggero di S. Antonio” e “la Madonna di Monte Berico”…». E ora anche GV, che le fa gli auguri per questo traguardo tagliato con tanta serenità. (G.M.)
Share This