«Ricordiamo la sua figura luminosa, mite, forte e umile». Il messaggio del Patriarca Francesco per la morte del Papa Emerito
La Diocesi ha reso noto il messaggio del Patriarca Francesco ai fedeli e a tutte le comunità veneziane per la morte del Papa Emerito Benedetto XVI.
Le parrocchie del Patriarcato sono state invitate dalla Diocesi, nella giornata di oggi, a suonare le campane a lutto per il Pontefice Emerito.
Insieme a questo messaggio è stata proposta una Preghiera dei Fedeli da inserire nelle celebrazioni della Santa Messa di questa sera e dei prossimi giorni. Di seguito il testo del messaggio del Patriarca:
«Il Patriarca Francesco Moraglia e tutta la Chiesa che è in Venezia partecipano, con grande commozione e dolore, al lutto per la morte del Papa emerito Benedetto XVI. Con gratitudine e riconoscenza per il prezioso e autorevole servizio reso da Joseph Ratzinger – a tutta la Chiesa e al mondo – nella sua lunga vita di uomo, teologo, sacerdote, vescovo e papa, il Patriarca Francesco invita tutte le comunità parrocchiali e religiose, le rettorie, le associazioni e i movimenti ecclesiali a pregare in questi giorni – in particolare nelle celebrazioni liturgiche – per Benedetto XVI, ricordando la sua figura bella, luminosa, mite, forte e umile, che ha annunciato e testimoniato con la sua persona la fede, l’amore e la speranza nel Signore Gesù, certi che dopo aver celebrato con profondità la liturgia della Chiesa su questa terra ora potrà viverla in pienezza nella gioia del cielo».
Questo il testo della Preghiera:
«Preghiamo per il Papa emerito Benedetto XVI: riconoscenti e grati per il prezioso servizio reso alla Chiesa e al mondo, con mitezza e forza, invochiamo la piena visione del Signore risorto nella gioia del cielo per lui che lo ha annunciato e testimoniato con tutta la sua vita nella fede, nell’amore e nella speranza cristiana, preghiamo».
(Nella foto di Giuseppe Antonio Valletta il Pontefice emerito mentre prega presso l’oratorio della Santissima Trinità nel Seminario Patriarcale di Venezia, in occasione della sua visita apostolica del 2011. Sullo sfondo i seminaristi veneziani di allora)
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