Nel 2023 gli scout Mira 1 di Oriago festeggeranno i 40 anni.
L’occasione della festa può essere un pretesto per crescere ancora, visto che lo stato di salute – assicura Francesco Marchiori, capo Agesci del gruppo – è già buono: «La proposta, nel nostro territorio, è ben apprezzata; anche quest’anno siamo oltre i cento censiti. I motivi del crescente riconoscimento degli ultimi anni potrebbe essere un tema per il quarantennale». Un fenomeno che intanto, però, si può cominciare a descrivere. «C’è un grande apporto da parte dei capi. Le difficoltà educative di oggi le vivono sulla loro pelle. A loro è richiesto un bello sforzo, anche perché sono mediamente molto giovani. È un pregio, in prospettiva; d’altra parte, l’esperienza devono ancora costruirsela».
Il problema è la disponibilità a garantire un servizio per lungo tempo. «Come fare il capo oggi, quando l’associazione stessa, per la sua struttura, richiede continui incontri di preparazione e approfondimento. E il tempo, visti gli impegni personali di ognuno, è risicato? Ci sono capi maturi, che chiedono di passare finalmente il testimone a gente più giovane, ma dobbiamo fare i conti con la “generazione Erasmus”: ragazzi che studiano all’estero o comunque fuori sede. Senza contare lo stress della pandemia. La sfida comunque è rispondere alla chiamata del “siate pronti”, evolvendoci in uno spirito di continuità».
Parte dunque un anno “tondo”, per la storia del gruppo rivierasco. Con la consegna della Luce di Betlemme, raccolta il giorno prima, nel corso della Messa delle 9.30 di domenica prossima, a S. Pietro. «La porteranno i bambini e così daremo il via ai festeggiamenti. C’è un concetto fortissimo da affermare durante quest’anno: il protagonismo dei ragazzi. Vogliamo farli crescere insegnando loro attività anche manuali, come costruzioni, riparazioni, gestione del materiale a disposizione. E poi programmeremo – non sono ancora stati definiti – incontri di approfondimento con i genitori su alcuni temi educativi. Non sessioni frontali, ma dialogo e confronto. La missione è sempre fare del proprio meglio, come recita la promessa scout. Vogliamo sviluppare un cammino, rafforzando le relazioni con gli adulti e includendo qualche evento simbolico. Non mancherà, infatti, una festa vera e propria a fine giugno». Seguiranno poi, a luglio, i campi di gruppo.
Giovanni Carnio
Oriago, nel 2023 gli scout del Mira 1 spengono 40 candeline
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