L’osservatorio di Veneto Lavoro, nel secondo semestre 2022 rileva un trend positivo in termini di assunzioni (+9,6%) pareggiando quasi il tasso di occupati nella fascia 15-64 anni (-0,1%), rispetto ai livelli pre-Covid del 2019. Questa ripartenza incide anche sull’orientamento degli studenti per la scelta del proprio futuro che ritorna in presenza nella Città metropolitana di Venezia con il Salone dell’offerta formativa “FuoridiBanco”, dal 25 al 29 ottobre a Forte Marghera.
«Il mercato del lavoro sta richiedendo professionalità di tipo tecnico e alta formazione» racconta Ruggero Segatto, Direttore di Isre – Istituto Superiore Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa, «ma di fianco a queste competenze si dà grande attenzione per attitudini, capacità di apprendere, voglia di lavorare e spirito di squadra». In un contesto sempre più dinamico «C’è grande richiesta per nuove figure» aggiunge Marco Sanavio, direttore della rivista Isre (www.isre.it/rivista), «nel nostro ultimo numero dedicato all’orientamento, segnaliamo l’attenzione per profili tecnologici e legati al digitale ma anche per manager della sostenibilità, il mondo sta cambiando e la formazione si orienta di conseguenza». Non muta solo il contesto occupazionale, ma anche le aspettative degli studenti. Ronald Sultana, professore di Sociologia dell’Educazione e Pedagogia Comparata dell’Università di Malta attraverso la teoria del “lavoro significativo” evidenzia la maggiore ricerca di una conciliazione fra tempo libero e lavoro, ma soprattutto di auto-realizzazione attraverso la professione.
«Le aspettative vanno oltre allo stipendio» aggiunge Sanavio, «per questo la scuola si trova non solo a dover formare profili ma anche a responsabilizzare i ragazzi per comprendere davvero cosa desiderano per il loro futuro. Ricercano una loro dimensione all’interno delle aziende, così le esperienze formative da poter svolgere sul campo restano determinanti». «L’orientamento si adegua ai trend» specifica Segatto, «rispetto a qualche decennio fa quando il futuro si decideva in terza media, oggi i giovani vivono più al presente, con una carriera che si costruisce per tappe, dove l’aspetto emozionale ha un ruolo importante». Complice un sistema scolastico più flessibile, queste fasi permettono di mettere meglio a fuoco i propri obiettivi, ma è necessario un corretto metodo di scelta. «Dopo anni in cui sono stati riempiti i licei più per soddisfare i desideri dei genitori che le richieste del mercato» continua Segatto «ci si sta allineando alle esigenze delle aziende che oltre al lato professionale ricercano soft skill, soprattutto in un tessuto imprenditoriale come quello del Veneto, con imprese medio-piccole dove il clima che si crea fra le persone è alla base del benessere nei luoghi di lavoro». «Queste inclinazioni e attitudini» – spiega Segatto – «permettono di rispondere meglio alle esigenze tecniche delle aziende, perché ottimizzano i processi di adozione dell’innovazione non solo tecnologici ma anche umani, attraverso una capacità di apprendimento continuo».
“FuoridiBanco” fornisce quindi un’ottima opportunità per incontrare dal vivo gli enti di formazione per i ragazzi dopo due anni di restrizioni. «L’affluenza è sempre aumentata progressivamente nel tempo» racconta Federico Gottardo, referente per l’orientamento di Iusve – Istituto Universitario Salesiano di Venezia «quest’anno col ritorno in presenza ci aspettiamo una grande partecipazione e oltre agli stand la nostra realtà salesiana sarà presente con i nostri migliori testimonial: gli iscritti». Gli studenti incontreranno così direttamente i loro coetanei, che racconteranno la propria esperienza, cercando di aiutarli a trovare la strada giusta in un momento complesso. «Sui fattori di scelta ricade anche la relazione che si ha con l’ente di formazione» aggiunge Gottardo «da questo punto di vista noi cerchiamo di dare grande attenzione alla soggettività, non solo per educare a una professione, ma per accrescere le capacità e le potenzialità che i ragazzi devono affinare per realizzarsi nel lavoro anche come persone».
Massimiliano Moschin