230 bandiere realizzate a mano da donne rifugiate di diverse nazionalità, un simbolo di democrazia, inclusione e libertà. E’ la “Sciarpa del Mondo per la Pace”, l’installazione inaugurata nel tardo pomeriggio di oggi al Tempio Votivo della Pace, al Lido. Patrocinata dal Comune di Venezia, dal Patriarcato, oltre che dalla Regione Veneto e dal Centro Tedesco di Studi Veneziani, l’iniziativa è promossa dall’artista italo-tedesca Sibilla Pavenstedt e dall’associazione “Made auf Veddel”.
All’appuntamento è intervenuta la presidente del Consiglio comunale che ha sottolineato l’importanza del progetto che, avviato ad Amburgo nel 2015, dopo essere stato illustrato sulle facciate di importanti monumenti nordeuropei arriva per la prima volta in Italia. All’inaugurazione presente anche il presidente della Municipalità Lido-Pellestrina.
Città di incontro tra le culture di tutto il mondo, è stato spiegato nel corso della presentazione dell’installazione, da qui la decisione di presentare a Venezia “l’opera d’arte sociale per la democrazia e l’inclusione”. “E’ una città che amo molto, il luogo ideale perché ha un’anima multiculturale e inclusiva – ha spiegato l’artista – da qui lanceremo un messaggio di pace a tutto il pianeta”. L’installazione è completata da una mostra che documenta i momenti di produzione delle bandiere: sarà aperta al pubblico fino al prossimo 28 ottobre, ingresso gratuito tutti i giorni eccetto il lunedì. L’installazione, come affermato dagli organizzatori, sarà l’occasione per riscoprire e visitare il Tempio, luogo simbolico di Venezia.
Il Tempio Votivo, voluto nel 1917 dal Cardinale La Fontaine, allora Patriarca di Venezia e progettato dall’architetto Giuseppe Torres, è dedicato a S. Maria Immacolata in segno di gratitudine dei veneziani per la protezione che la Vergine aveva esercitata durante i bombardamenti della prima Guerra Mondiale. Restaurato nel 2019, il Tempio ospita le spoglie di più di tremila caduti delle due Guerre, nonché quelle dell’eroe Nazario Sauro.