In queste ore, attraverso interviste ad alcuni media e frasi “postate” in evidenza su social network, l’avv. Marco Sitran – primo firmatario dell’attuale proposta di legge d’iniziativa popolare per la divisione del Comune di Venezia – ha espresso affermazioni non corrispondenti al vero e che, pertanto, necessitano di smentita.
Lo rileva una nota del Patriarcato di Venezia.
Non corrisponde al vero che “il patriarca di Venezia come Brugnaro ha sempre rifiutato di incontrarci”. Da un’attenta verifica non risulta infatti, almeno negli ultimi quattro anni, che sia pervenuta al Patriarca di Venezia e alla sua segreteria alcuna richiesta d’incontro.
Non corrisponde al vero che chi lavora presso l’Ufficio stampa del Patriarcato di Venezia “seguiva prima Brugnaro e ancor prima Brunetta”. Com’è facilmente verificabile, infatti, chi svolge attualmente attività di Ufficio stampa presso il Patriarcato di Venezia (sin dal 2004, ininterrottamente, e fino ad oggi) non ha mai avuto alcuna forma di collaborazione né con il sindaco Brugnaro né con l’onorevole Brunetta.
Si stigmatizzano perciò tali affermazioni, non corrispondenti al vero, diffuse da chi si propone di agire nell’ambito pubblico e di orientare la vita politica della città ma che, in tal modo, finisce per compiere un’opera di disinformazione con interventi fuorvianti e non documentati su questioni e persone. Si richiede, invece, ben altra attenzione e maggior rispetto dei fatti, anche per non togliere autorevolezza a quanti sostengono posizioni e valutazioni simili sul futuro politico-amministrativo della città.