L’associazione In Cammino con Maria propone per sabato 23 aprile il concerto del Coro Blue Voice composto da agenti della Polizia Penitenziaria, con special guest Saul Balduit e la Banda cittadina di Eraclea: appuntamento al Palalargon di Eraclea, alle ore 20, ingresso libero.
I componenti del coro sono agenti del carcere di Milano-Opera. Amerigo Fusco è il comandante: «Attorno al 2017-2018 è nata l’idea di mettere a disposizione il talento e la preparazione in conservatorio di alcuni di noi per eventi di beneficenza. Nel corso del tempo qualcuno è stato trasferito e l’organico è cambiato. Resta comunque un nucleo fisso di cinque elementi».
Tre gli spunti che hanno dato il la all’impegno extra-carcerario. Fusco li ricorda: «Una volta Celentano cantò davanti al papa “Pregherò”. È stato qualcosa di molto suggestivo. Altri due momenti emozionanti sono stati l’ascolto di una canzone per i terremotati dell’Aquila e di un’altra incisa dai giocatori della Juventus. Abbiamo pensato di far tesoro di questi tre format in chiave solidale, guardando a chi soffre. Quella canzone di Celentano poteva essere cantata in uniforme: un fatto straordinario. All’inizio siamo stati criticati per questa scelta. Poi è prevalso l’apprezzamento. E la nostra iniziativa ha fatto breccia nell’esercito, tra i carabinieri, nella polizia, tra i vigili del fuoco…».
Il 13 dicembre 2018 hanno tenuto un miniconcerto all’Istituto nazionale tumori di Milano. Dove sono arrivati con un carico di giocattoli, frutto di un sequestro. «Non li abbiamo consegnati in pediatria, perché– ci facevano notare – ai piccoli pazienti, sotto Natale, arriva già un mucchio di regali. Li abbiamo donati invece ad altri reparti, perché i degenti li dessero a loro volta ai figli, o ai nipoti… L’intento è regalare momenti di pace e spensieratezza». Il Coro vanta anche – era l’epifania del 2019 – una partecipazione alla trasmissione “La Prima Volta”, su Rai1, condotta da Cristina Parodi. Sempre con la canzone “Pregherò”.
Come sono nati i contatti con In Cammino con Maria? «Enrico Giachetto, il presidente, era uno dei 500 che ci scrisse per complimentarsi con noi quella volta… Ci siamo sentiti spesso per telefono. Poi finalmente ci siamo conosciuti di persona l’anno scorso». E ora l’occasione di rivedersi tra pochi giorni.