«La classe del nostro Istituto, che ha preso parte e sta proseguendo il progetto, ha una marcia in più» racconta Paolo Barbiero, docente di religione all’Istituto Levi Ponti a Mirano «L’obiettivo di Energy with Africa risiede proprio in questo, insegnare un nuovo modo di fare cooperazione dove non c’è chi dà e chi riceve ma da entrambe le parti c’è un arricchimento reciproco, come lo è stato per la nostra classe di studenti del Levi-Ponti e per i ragazzi dell’Università di Labé».
Il gemellaggio iniziato nel 2014, sostenuto da Acli provinciali di Venezia e Cesvitem Onlus, che ha visto coinvolti gli Istituti superiori IIS Levi-Ponti, Liceo Majorana-Corner e IIS 8 Marzo-Lorenz, e l’Université de Labé, uno dei principali atenei pubblici della Guinea. Tutto è partito dalla testimonianza di Mamadou Kairaba Dillo, giovane guineano residente in italia dal 2005, studente e lavoratore presso l’Istituto Levi-Ponti, che durante un’iniziativa sull’immigrazione e sull’uguaglianza ha raccontato il suo sogno: «Vorrei portare energia all’Africa, per permettere ai ragazzi del mio paese di studiare». Da quel momento studenti e docenti si sono impegnati per trasformare in realtà quel sogno.
La prima fase di questo progetto, “Energy For Africa” conclusasi a marzo 2016, consisteva nell’ installazione all’Università de Labé di un impianto fotovoltaico progettato dagli studenti della Cittadella di Mirano, per permettere l’illuminazione della biblioteca e dell’aula insegnanti del centro universitario, migliorando di conseguenza anche le condizioni di vita della regione di Labé. E’ poi emersa la necessità di manutenzione di quest’ultimo, ed è qui che è nato il progetto “Energy with Africa”. Questa seconda fase ha previsto un percorso di formazione a distanza sull’installazione e la manutenzione di impianti ad energia rinnovabile, sia per i docenti che per gli studenti dell’Università di Labé. Per questi ultimi è stato istituito un corso sperimentale triennale che si concluderà nell’anno accademico 2022-2023, per la formazione tecnico-pratica di figure professionali (tecnici manutentori, progettisti, ecc.) sui temi delle energie rinnovabili. A novembre 2021 risultavano già iscritti per i primi due anni 49 studenti.
Oltre a dare l’opportunità ai ragazzi guineani di trovare lavoro nel loro paese, questo percorso si sta dimostrando utile per il consolidamento delle competenze acquisite nel corso degli studi, anche per gli studenti di Mirano. Il rafforzamento delle conoscenze degli studenti è affiancato dall’approccio alla cultura della solidarietà, tramite cui acquisiscono che non esiste solo la “propria realtà” ma che al di fuori c’è un mondo da scoprire e di cui avere cura. «La guerra oggi sta dimostrando come le cose si stiano evolvendo, come ci sia bisogno di nuove consapevolezze, di una nuova umanità. Il problema non deve aggredire e farti isolare, ma va affrontato e vissuto come momento di difficoltà da superare con i giusti strumenti, non solo nell’ottica individuale ma anche di collettività» conclude Barbiero «compito della scuola è formare i giovani a questa visione, camminare con loro per renderli i protagonisti dello sviluppo dei nostri Paesi, insegnandogli l’utilità dell’azione solidale».
Attualmente sono stati definiti altri 5 microprogetti, con il Sindaco e con l’ex ministro dell’istruzione di Labé, da portare avanti in 5 realtà diverse nel comune della Guinea: un liceo quindi un’aula multimediale nel liceo, un’aula polifunzionale per il comune, nell’ospedale il reparto di pediatria, una cella frigo per l’azienda agricola e un punto di studio pubblico dove di sera quando non c’è luce si possa studiare, collegare i computer e caricare i telefoni. L’Università di Lugano in Svizzera, tramite un altro docente tecnico-informatico, si è affiancata al progetto e a fine maggio verranno studiati insieme i 5 progetti. I tre soggetti, una classe dell’Istituto Levi-Ponti, una dell’Università triennale di Lugano e i ragazzi del centro universitario di Labé, costituiscono più o meno una cinquantina di studenti che sono stati divisi in 5. Lavorando a distanza porteranno a termine i 5 impianti, se entro i tempi previsti riceveranno finanziamenti, alcuni di loro andranno a Labé ad installarli.
Alessia Marinello