Il Comune di Venezia ha ricevuto da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) il Progetto di Fattibilità tecnico economica degli interventi per la realizzazione della nuova stazione di Venezia-Mestre che cambierà completamente volto diventando un vero “Hub di riconnessione urbana”, nonché elemento di ricucitura tra Mestre e Marghera, migliorandone l’accessibilità al servizio ferroviario, la vivibilità e la fruibilità degli spazi interni ed esterni.
«Oggi – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro – possiamo veramente dire che a Mestre il futuro diventa presente. Ci abbiamo creduto e la nostra determinazione è stata tale da convincere RFI che il sogno di unire Marghera a Mestre attraverso la realizzazione di una nuova stazione avesse tutte le carte in regola per diventare realtà. Questo investimento di circa 75 milioni di euro non solo potenzierà sensibilmente uno degli svincoli ferroviari più importanti d’Italia, ma consentirà una generale riqualificazione dell’intera area sia in chiave di sostenibilità che di rigenerazione e investimento “green”».
Nello specifico il progetto per il potenziamento della Stazione Venezia Mestre si configura come un organismo edilizio con pianta a orma di “L”, costituita da due corpi, di cui uno corrispondente all’attuale sedime della stazione esistente e l’altro, ortogonale al primo, corrispondente alla nuova piastra di scavalco del fascio binari allo scopo di formalizzare il collegamento Mestre – Marghera previsto nell’accordo di programma.
Il nuovo edificio di stazione sarà costituito da due livelli, di cui il primo, corrispondente all’attuale edificio, destinato prevalentemente a spazi di connessione e di servizi primari e viaggiatori (biglietteria, sale di attesa, locali igienico-sanitari). Il secondo livello, e rialzato di 9 metri rispetto al primo, è invece improntato alle attività terziarie, proponendosi come un lungo percorso longitudinale su cui si affacciano gli spazi per servizi al viaggiatore. Al di sopra di questi livelli, la copertura si presenta come un terrazzo praticabile parzialmente sistemato a verde su cui spiccano due volumi isolati destinati ad attività terziarie e di ristorazione.
L’opera di scavalco sopra il fascio binari è costituita da una piastra di 31 metri di larghezza e 100 metri di lunghezza, posta a 9 metri al di sopra rispetto ai binari. La piastra sarà suddivisa in tre fasce longitudinali. A ovest verrà realizzato il collegamento urbano vero e proprio; si tratta di un percorso di 14 metri di larghezza nel quale saranno ricavate delle aiuole tali da garantire la sistemazione a verde, accentuando in questo modo il carattere urbano del nuovo spazio pubblico.
Il percorso urbano risulta ulteriormente caratterizzato da una grande pag. 2 copertura trasparente che lo connota formalmente oltre che offrire un certo grado di protezione rispetto agli agenti atmosferici. Il lato est sarà invece destinato alla connettività di stazione, che garantirà l’accesso ai marciapiedi mediante ascensori, scale fisse e mobili. Tra le due fasce laterali prima menzionate, in posizione centrale, si sviluppa una fascia di locali a doppio affaccio, destinata a ospitare servizi di stazione (biglietteria, sala di attesa, locali igienico sanitari, ecc.), nonché i varchi di accesso dal percorso urbano verso il corridoio sopraelevato di stazione.
La dimensione urbana del progetto come luogo che, oltre a svolgere la sua funzione legata al trasporto ferroviario, si propone anche come elemento di riconnessone urbana e di rivitalizzazione del quadrante meridionale della municipalità di Mestre, risulta evidente nel disegno dei collegamenti tra la città e di nuovo complesso. Nell’estremo est dell’area di intervento, nel punto di contatto tra la stazione e le torri dei comparti di FS Sistemi urbani, una grande piazza, accoglie i viaggiatori, i quali possono dall’ingresso alla stazione raggiungere anche il primo piano mediante scale e ascensori. All’estremo opposto dell’area di intervento lato ovest, il progetto prevede la creazione di un importante snodo di connessione tra le varie parti dell’intervento; quel punto del progetto si configura infatti come una cerniera che raccorda l’edificio longitudinale della stazione con la piastra di attraversamento del fascio binari verso Marghera.