Nel Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, lo scorso anno si sono eseguite più di 17000 visite per lesioni sospette della pelle, si sono effettuati circa 2400 interventi e si sono scoperti ben 150 melanomi.
È un dato su cui riflettere. Proprio perciò l’Ulss 3 Serenissima organizza la sua diciannovesima Giornata della Salute dal titolo “Melanoma. Scottature? No, grazie. Prendo il sole con la testa”. La Giornata si tiene giovedì 13 luglio, presso la sala riunioni, primo piano dell’edificio Om12, ubicato nell’area ospedaliera di Mirano.
Nell’occasione gli specialisti dell’Azienda sanitaria (Pierluigi Lodi, dermatologo; Barbara Silvestri, oncologa; Isabella Mammi, genetista) insegneranno ai cittadini, che parteciperanno all’evento, come proteggersi e come tenere controllata la pelle con la regola dell’ABCDE, che può salvare la vita: dove A sta per asimmetria, B per bordi, C per colore, D per dimensione e E per evoluzione. Se c’è un rapido aumento delle dimensioni, l’accentuarsi o l’estendersi della pigmentazione, il sanguinamento o l’ulcerazione spontanea di un neo, c’è pericolo che il neo sia maligno. In questi casi, cioè quando si avverte anche un piccolo cambiamento del nostro neo, è bene rivolgersi subito ad uno specialista dermatologo.
È difficile – spiegano i medici – che il melanoma, il tumore più aggressivo della pelle, si manifesti sotto i 20 anni di età; ma è dimostrato che anche le scottature in età infantile possono causare sviluppi nefasti in età adulta. E’ quindi importante insegnare anche ai bambini un rapporto corretto con il sole. E proprio a loro difesa, è fondamentale che anche gli adulti siano sensibili al problema, adottino comportamenti corretti e si propongano come esempi da seguire quando è l’ora di esporsi al sole.
«Perché cominciamo dai bambini? – ha evidenziato la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma della Ulss 3 – Perché le scottature in età infantile, possono provocare l’80% dei melanomi. I bambini sono felici al mare ed in montagna ma con le dovute precauzioni. La comparsa dell’eritema è già una scottatura, il rossore è già un danno incidente sulla pelle che si autoripara, ma se reiterato il rischio di conseguenze pericolose si accentua. Conoscere l’intensità dei raggi (bene monitorare quotidianamente il bollettino dell’Arpav), in un dato momento e luogo, permette di proteggersi al meglio, evitando di esporsi nelle ore centrali della giornata, con creme protezione cinquanta, indumenti leggeri e di cotone, cappelli e occhiali scuri».
Il melanoma rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine. Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84), è una malattia molto aggressiva che tende a metastatizzare velocemente, ma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale.
«Numeri importanti quelli indicati, 150 casi di melanoma in un anno», sottolinea il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben; «Numeri che dimostrano l’attenzione della popolazione alla prevenzione, una attenzione e sensibilità coltivate negli anni grazie soprattutto al lavoro fatto sul territorio dai medici di famiglia e dai dermatologi. Numeri che rivelano l’impegno di diverse professionalità che rappresentano, in questo Distretto, da ormai una ventina di anni, il Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma grazie al quale, nel 95% dei casi, oggi di melanoma si sopravvive».