Domenica 6 febbraio ha chiuso i battenti la 19esima edizione di Jesolo Sand Nativity, dopo lo stop forzato che la manifestazione aveva dovuto rispettare nel 2020 a causa della pandemia.
Jesolo Sand Nativity ha raccolto più di 63.000 euro tra donazioni (incremento del 29% sul 2019) e vendite di merchandise (+44% sul 2019). I fondi, come ogni anno, saranno destinati al sostegno di progetti benefici in diverse parti del mondo e associazioni territoriali.
In due mesi, dall’8 dicembre al 6 febbraio, il Presepe di sabbia di Jesolo è stato ammirato da oltre 90.000 visitatori nonostante le restrizioni che hanno continuato a condizionare il periodo e che dal 17 dicembre hanno conosciuto un inasprimento con l’ingresso del Veneto in zona gialla.
«Volevamo dare un segnale di speranza, era importante, e credo siamo riusciti nell’intento», dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia. «Gli spazi maggiori della nuova location hanno risposto alle esigenze di una manifestazione che ha ormai eco internazionale, ma ci hanno anche consentito di gestire la presenza di un gran numero di persone e i relativi flussi, riducendo praticamente a zero il rischio di code e assembramenti».