E’ nata ieri, lunedì 28 dicembre, all’Angelo, Amelia, il duemillesimo bambino partorito nell’Ospedale di Mestre dall’inizio dell’anno.
Amelia è venuta al mondo nel primo pomeriggio di lunedì 27 dicembre, e alla nascita pesava 3.550 grammi. La mamma, Ardita, a cui il Direttore Generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato ha fatto visita oggi, è di nazionalità kosovara e risiede a Chirignago con il marito Shabani Mexhep, che lavora nel settore dell’edilizia. La coppia ha già due altre bambine, Runicsa, di cinque anni e Menesa, di tre.
Per il Punto Nascite dell’Angelo sarà quindi un 2021 da record assoluto: mentre in tutta l’Italia crollano le nascite, tanto che anche Papa Francesco ha dedicato al tema la sua attenzione preoccupata, l’Ospedale di Mestre arriverà certamente al 31 dicembre ad un numero di nuovi nati mai toccato. “Già negli anni scorsi – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – l’Ostetricia dell’Angelo ha fatto registrare numeri in assoluta controtendenza, ma la nascita di Amelia, che ci porta a ‘quota Duemila’ qualche giorno prima della fine dell’anno, certifica che qui si sta facendo un lavoro egregio: è il lavoro coordinato dell’Ostetricia e Ginecologia, della Patologia neonatale e della Pediatria che garantisce sicurezza alle donne in attesa, e che attrae mamme dai territori limitrofi. Il risultato è un fiore all’occhiello di primo livello, di cui dev’essere fiera tutta l’équipe del Dipartimento neonatale, medici, ostetriche e infermiere, insieme a coloro che collaborano anche dal territorio ai percorsi di avvicinamento al parto”.
La nascita di Amelia e la nascita di ben 2.007 bambini dal primo gennaio ad oggi – perché da ieri, dopo Amelia, ne sono già nati altri 6! – sono una notizia che stupisce favorevolmente se confrontata con i dati sulle nascite in Italia appena forniti dall’Istat. Il cui rapporto dice che, in un quadro in cui la natalità è calata in tutto il decennio passato, anche nel 2020 si è registrato un calo netto delle nascite, che sono state 15mila in meno rispetto al 2019, con un -3,6%. E i dati nazionali confermano la tendenza in grave calo anche per l’anno in corso: in tutta l’Italia – e Mestre costituisce quindi davvero una singolare eccezione – tra gennaio e settembre le minori nascite sono state già 12.500, e si attende quindi per il 2020 un bilancio nazionale complessivo ancora più in rosso di quello dello scorso anno: l’Istat parla di un nuovo superamento, ma al ribasso, del record di denatalità.
A Mestre no: all’Angelo questo sarà un anno record – con una media di più di cinque bambini partoriti al giorno si potrebbe anche arrivare ad avere 2.021 nati in questo 2021! -, anche migliore del 2018, in cui le nascite avevano superato quota 2.000 di alcune unità, e decisamente migliore del 2019 e del 2020 in cui si erano registrate rispettivamente 1.921 e 1.949 nascite.
La piccola Amelia è venuta al mondo poche ore dopo che Papa Francesco, affrontando all’Angelus il tema della denatalità nel nostro Paese, si era appellato agli italiani. “Parlando della famiglia – aveva detto il Pontefice all’Angelus – mi viene una preoccupazione vera, almeno qui in Italia: l’inverno demografico, sembra che tanti hanno perso l’illusione di andare avanti con figli, tante coppie preferiscono rimanere senza o con un figlio soltanto. E’ una tragedia”. “Il grido di allarme del Pontefice – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – è confermato dai dati nazionali, molto molto preoccupanti. Dal nostro Ospedale arriva un segnale piccolo, ma per noi importante: e cioè che anche le strutture sanitarie e gli operatori possono contribuire ad affrontare questo ‘inverno demografico’: lo fanno mettendosi a disposizione delle coppie e dei genitori con tutto l’entusiasmo, con tutta la disponibilità e con tutta la professionalità possibile, creando per le famiglie le migliori condizioni per decidere di dare alla luce un figlio, aggiungendo un loro personale raggio di sole nell’inverno demografico del Paese”.