«Non possiamo rassegnarci e stare alla finestra a guardare, non possiamo restare indifferenti o apatici senza assumerci la responsabilità verso gli altri e verso la società».
È il monito di Papa Francesco, nel messaggio inviato alla 49ma Settimana sociale, che si è aperta giovedì 21 ottobre a Taranto sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. Tutto è connesso”. Per uscire dalla crisi generata dal Covid, “crisi insieme sanitaria e sociale” – l’appello di Francesco ai circa mille tra vescovi, delegati e ospiti radunati al Palamazzola – «è richiesto un di più di coraggio anche ai cattolici italiani».
A fargli eco è stato il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, introducendo i lavori. «Occorre un balzo in avanti», la proposta: «Serve uno sguardo sulle sorti dell’Europa e soprattutto dell’Italia. Mai come oggi è necessario un nuovo patto sociale tra tutti gli uomini e le donne italiane di buona volontà per mettere a tema l’Italia e il suo futuro facendo proposte concrete e non solo belle parole sul nostro Paese. Accanto a un piano di sviluppo per l’Italia c’è bisogno anche di altro», ha sottolineato il presidente della Cei: «Qualcosa di più profondo. Serve una profezia sull’Italia. È necessaria una voce alta e autorevole che sappia leggere i segni dei tempi: ovvero sappia comprendere e interpretare questo scorcio di XXI secolo».
Al termine della prima parte dei lavori è arrivato a sorpresa anche un videomessaggio del Santo Padre, in cui rivolge «un pensiero particolare e un incoraggiamento ai giovani» e offre «una carezza a tutte le mamme e a tutti i papà di Taranto che hanno pianto o piangono per la morte e le sofferenze dei propri figli».
alla Settimana sociale di Taranto partecipano tre delegati della Chiesa di Venezia. Sono: Francesco Antonich, Claudia Brunelli e Gabriella Chiellino, nella foto di apertura insieme al card. Bassetti.