Sono circa un milione e 300mila i veneti di età superiore ai 12 anni che non hanno ancora ricevuto almeno una dose di vaccino. Rappresentano il 27,2% di coloro che possono vaccinarsi (gli-ultradodicenni, appunto). Si tratta di un numero ancora molto consistente.
Un numero, oltretutto, che si riduce sempre più lentamente. Nell’ultimo mese, secondo i dati dell’Azienda Zero della Regione Veneto, sono calati di 388mila unità e la curva di adesione al vaccino volge verso il basso.
Un segnale d’allarme, perché siamo ancora lontani da percentuali che garantiscano l’immunità di gregge. Oggi la popolazione vaccinabile che ha assunto entrambe le dosi ammonta a 2milioni 777mila persone, il 63,5% (corrisponde al 57,2% del totale della popolazione, compresi i bambini tra zero e dodici anni). E la crescita, negli ultimi trenta giorni, è stata significativa: allora si era al 43,6%.
Si è comunque ancora lontani da quell’80% di cui più di qualche esperto parla per conseguire una copertura pressoché completa per la popolazione.
E la preoccupazione è sostanziata dal fatto che, nell’ultimo mese, la percentuale di coloro che hanno fatto almeno un’iniezione è cresciuta modestamente, dal 64% al 72,8%, al ritmo di poco più di diecimila persone ogni giorno.