Dopo i lunghi mesi di chiusura dovuti alle normative anticovid, hanno riaperto ieri, lunedì 10 maggio, i servizi semiresidenziali dei centri diurni di Ipav, all’interno delle Residenze Antica Scuola dei Battuti e Contarini, a Mestre, e San Giobbe e Zitelle, a Venezia.
Sono stati predisposti uno specifico piano organizzativo e un protocollo di sicurezza che prevedono, inizialmente, l’accesso di un numero ridotto di anziani, circa il 30% rispetto alla disponibilità totale. Senza le limitazioni dovute alle misure anticovid, i centri diurni di Ipav riescono ad accogliere complessivamente, nelle diverse strutture, circa un centinaio di ospiti.
“Dopo un anno di chiusura determinato dalle restrizioni covid – afferma Luigi Polesel, presidente di Ipav – riprende un’attività di sostegno per gli anziani, ora vaccinati, che frequentano i nostri centri diurni e per le loro famiglie. Un importante risultato reso possibile grazie alla campagna di vaccinazioni realizzata dall’Azienda Ulss 3 Serenissima nel nostro territorio».
Ieri ha partecipato alla cerimonia per la ripresa delle attività anche l’assessore alla coesione sociale del Comune di Venezia, Simone Venturini: «Sono felice della riapertura dei centri diurni per anziani affetti da Alzheimer», ha sottolineato. «Ho voluto dare il benvenuto di persona ai primi nonni, vaccinati, che sono tornati all’Antica Scuola dei Battuti per riprendere le attività di sostegno rivolte a chi è affetto da demenza senile o decadimento cognitivo».