Alla Cita, a Marghera, ormai è diventata una tradizione che l’annuale cena di quartiere si svolga nell’orto-giardino dello stesso quartiere.
Ma venerdì scorso 16 giugno c’è stata una novità, che ha preceduto la cena: il bookcrossing. Un trenino in legno, costruito nel laboratorio di falegnameria del centro diurno “Rodari” di Favaro Veneto, che partecipa al progetto con il gruppo “Orto” e “Ago e Filò”, per lo scambio di libri.
«Prendi un libro e lascia un libro – come spiega Chiara – è un sistema ormai diffuso in tutto il mondo. Da noi c’è a Sant’Elena e a Forte Marghera, per dire che la cultura è un bene comune».
Testimonial dell’iniziativa è stato lo scrittore muranese Alberto Toso Fei, che ha raccontato, a bambini e adulti, storie e “misteri” veneziani. E mentre il trenino iniziava la sua lunghissima fermata nell’orto, in pratica resterà qui, con libri da scambiare in varie lingue, arrivavano le pietanze preparate in casa dagli abitanti del multietnico quartiere della Cita, perché l’integrazione dai grandi condomini continui anche nella condivisione della tavola.
Giovanni Cintolo