A Jesolo sarà un fine settimana del primo maggio per pochi intimi: il tasso di occupazione previsto oggi per gli alberghi è del 10%, con la quasi totale assenza dei turisti stranieri.
Lo segnala Alberto Maschio, presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori e coordinatore di Federalberghi Spiagge Venete, durante l’incontro che si è svolto oggi, per fare il punto delle prenotazioni per l’estate, con i dati forniti dal sistema di rilevazione HBenchmark, ora adottato da tutte le località balneari della costa e relativo all’occupazione alberghiera.
Il primo fine settimana in zona gialla sarà un’esperienza timida; è comunque un modo per ripartire, è già qualcosa.
Guardando al futuro, da metà maggio fino a metà settembre, il tasso previsto di occupazione alberghiera è del 16.2%. Nel ponte del 2 giugno un picco del 26%.
E il cuore della stagione, da giugno in poi? Lo scorso anno, il 64% delle prenotazioni era arrivato dopo il 15 luglio. «Questo significa – aggiunge Maschio – che mai come in questo periodo regna l’incertezza. Ma se venisse annunciato l’annullamento del coprifuoco, se ci venissero date certezze da comunicare, siamo convinti che il mercato reagirebbe prontamente. Vanno dati agli ospiti messaggi rassicuranti. Cosa preoccupa? Non può esistere il concetto di vacanza unito a quello di coprifuoco. Mi auguro che venga presto messo in discussione, dicendo che almeno da metà maggio sparirà. Poi saranno fondamentali gli spostamenti dei flussi internazionali».
Il coraggio, negli operatori, comunque non manca: «La scorsa estate non hanno aperto circa il 10% degli hotel; credo che quest’anno – conclude Alberto Maschio – ci sarà una apertura del cento per cento, per il semplice fatto che nessuna struttura si può permettere di tenere chiuso per due anni di seguito. In molti stanno lavorando gettando il cuore oltre l’ostacolo».