Il Governo non ha ascoltato le istanze delle Regioni. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia si dice perplesso dalle scelte prese ai piani alti e spera che oggi si proceda con una revisione. «Tutti possono cambiare idea», dice Zaia appellandosi al buonsenso del Presidente del Consiglio Draghi. Sono due i punti cruciali sui quali si discute tanto: il coprifuoco e la scuola. «Abbiamo proposto di slittare il coprifuoco alle 23 ma è stato confermato alle 22. – spiega il governatore – La presenza in classe doveva essere del 60% mentre hanno optato per un 70% che non è sostenibile dai nostri mezzi di trasporto». Il coprifuoco rappresenta un grosso deterrente per il turista e la nostra regione non può permetterselo. Il Veneto è pronto alla stagione estiva ma serve un’urgente revisione delle misure e maggiori indicazioni per dare garanzie ai visitatori. Dal 26 aprile riaprono cinema, teatri e ristoranti a pranzo e a cena, in tutta sicurezza, ma solamente all’aperto. Per lo spazio al chiuso e le palestre si dovrà aspettare l’1 giugno.
Intanto buone nuove sul fronte dei numeri e… dei colori. È probabile – lo prevede lo stesso Zaia – che da lunedì 26 il Veneto torni in zona gialla. L’indice rt, infatti, scende a 0,71 e l’incidenza del virus è di 126,8 su 100mila cittadini. Da zona gialla anche le percentuali ospedaliere: 20% in area non critica e 22% in terapia intensiva. Sono 1654 le persone in ospedale (-31 nelle ultime ventiquattr’ore) di cui 1425 in area non critica (-24) e 229 in terapia intensiva (-7). «Abbiamo prestato due Ecmo – macchine per il supporto vitale usate in terapia intensiva – alle Marche perché fortunatamente possiamo farlo, è una buona cosa», aggiunge il Presidente.