Il Presidente della Regione Luca Zaia conferma l’arrivo dei rifornimenti vaccinali. «Dal 29 aprile il Veneto viaggerà a 40mila dosi al giorno», questo il dato ipotizzato dal commissario Figliuolo in base alle forniture in arrivo. Presto in arrivo anche il calendario diviso per fasce d’età. Viene definita chiusa la partita degli over 80, di cui mancano solo alcuni allettati, e continua a gran ritmo la somministrazione del vaccino agli over 70 con previsione di chiuderli in un paio di settimane.
Il trend delle infezioni, intanto, continua a calare: sono 930 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore in Veneto, con una percentuale del 5% su quasi 18mila tamponi effettuati. In calo anche il numero dei ricoverati in ospedale, che sono 1728 (-31), di cui 1481 (-14) in area non critica e 247 (-17) in terapia intensiva.
Il dibattito sulle riaperture verrà portato nella riunione con le Regioni di oggi e nell’incontro di questa sera col Governo. «Il punto più nevralgico ora è quello dei trasporti», commenta Zaia riferendosi all’impossibilità di trovare 1000 mezzi disponibili sul mercato. «In Veneto abbiamo 2400 autobus che fanno 27mila corse al giorno; a questi abbiamo aggiunto 500 mezzi privati e assunto 130 steward», spiega il governatore facendo i conti con lo scenario di una didattica ripresa al 100% in presenza. Il Presidente azzarda poi varie ipotesi che potrebbero aiutare l’organizzazione rapida della ripresa scolastica in modo sicuro e permanente. La meno difficoltosa impone di aumentare a un livello più sostenibile – circa al 60-70% – dal punto di vista trasportistico, la capacità dei mezzi. La seconda ipotesi, più difficoltosa ma forse più attuabile nel rispetto delle norme vigenti, prevede di rendere facoltativa la didattica in presenza, una scelta quindi riposta agli studenti e ai loro genitori. Quest’ultima la linea che sosterrà il Presidente del Veneto nelle riunioni di oggi. (G.T.)