Vaccinazioni, anticorpi monoclonali, farmaci efficaci e comportamenti responsabili: «Se nei prossimi due mesi questi quattro ingredienti saranno usati in modo ottimale, con l’estate potremo chiudere quasi completamente con il Covid». Questa previsione confortante viene da Evelina Tacconelli, direttrice della Scuola di Specializzazione di Malattie infettive e tropicali dell’università di Verona.
Intervenuta al quotidiano incontro con i media guidato dal presidente del Veneto Luca Zaia, Evelina Tacconelli annuncia l’introduzione sistematica degli anticorpi monoclonali: «Finora, in Veneto, ne abbiamo 200 dosi, e abbiamo iniziato ad usarle nei giorni scorsi. Ma alla fine del mese ne arriveranno 30mila».
Gli anticorpi monoclonali hanno una notevole efficacia su persone contagiate dal Covid ma ai primi stadi malattia: «Vanno somministrati entro 4-5 giorni dalla comparsa dei sintomi. Bloccano il contatto tra le cellule del paziente e la proteina spike, l’“uncino” grazie a cui il virus si aggrappa alle cellule del tratto respiratorio per entrarvi dentro e replicarsi».
La procedura per la somministrazione degli anticorpi monoclonali prevede la collaborazione del medico di base che, appena diagnostica l’infezione da Covid, anche grazie a un test rapido di terza generazione, contatta la propria Ulss compilano un modulo on line.
Il paziente riceve il farmaco in forma di flebo, la somministrazione dura un’ora. «In questo modo – conclude Evelina Tacconelli – diamo alle persone un’enorme probabilità di non finire in ospedale. E grazie agli anticorpi monoclonali, al vaccino, a nuovi farmaci e ai comportamenti corretti oggi io vedo la fine del tunnel».
Giorgio Malavasi