Tempi burocratici troppo lunghi: i Comuni attivino uno sportello unico per il superbonus 110%, sfruttando i fondi dedicati che sono stati stanziati dalla legge di bilancio 2021. E’ quello l’appello congiunto che arriva da ANCE Venezia, Ordine degli Architetti Venezia e Fondazione Bellisario delegazione di Venezia. Un appello rivolto a tutti i comuni del territorio veneziano ed in particolare il Comune di Venezia, per la sua importanza all’interno della Città Metropolitana.
“Il Superbonus 110% – spiega Giovanni Salmistrari presidente di ANCE Venezia- rappresenta una grande opportunità per l’edilizia e per tutto il suo vasto indotto. Ad oggi, però, l’incentivo non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità, in parte per le iniziali difficoltà di interpretazione della normativa, in parte per la oggettiva complessità delle procedure”.
Se i continui chiarimenti ministeriali e dell’Agenzia delle entrate hanno ormai risolto il primo ordine di problemi, sull’altro versante una delle maggiori criticità sin qui riscontrate riguarda l’articolato iter burocratico delle pratiche Superbonus, iter che può coinvolgere diversi enti: Comune, Catasto, Soprintendenza, …, il cui personale, oltretutto, opera in buona parte con modalità smart working.
“Occorre evitare – aggiunge Anna Buzzacchi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Venezia – che i tempi di risposta alle richieste di accesso agli atti per verificare eventuali abusi e difformità, indispensabili per sfruttare il Superbonus, rallentino le pratiche, tanto più in questa fase in cui l’agevolazione sta “decollando” ed è quindi prevedibile un sensibile aumento delle domande con conseguente rischio di trovare negli uffici un collo di bottiglia insuperabile”.
D’altra parte anche per le amministrazioni comunali il Superbonus rappresenta un’occasione unica non solo per il recupero e la riqualificazione energetica diffusa del patrimonio edilizio residenziale ma anche dal punto di vista del gettito che quegli interventi possono generare per le casse dell’amministrazione, grazie alla regolarizzazione delle non conformità edilizie.
Alla luce di questo quadro d’insieme, una opportunità che si deve cogliere è offerta dalla legge di bilancio 2021 che – proprio con la finalità di consentire ai Comuni di far fronte tempestivamente ai maggiori oneri di gestione in ordine ai procedimenti connessi al Superbonus 110% – autorizza l’assunzione a tempo determinato di personale da impiegare ai fini del potenziamento degli uffici, stanziando 10 milioni di euro per l’anno 2021.
La proposta è allora che, approfittando di questa opportunità, le amministrazioni comunali – e il Comune di Venezia in primis, data la sua importanza – diano vita ad uno “Sportello Superbonus 110%”, con personale specificamente dedicato all’esame e all’evasione delle pratiche legate a questa agevolazione.
“Crediamo – aggiungono l’architetto Giovanna Mar, Marianna Tiso AD dell’impresa Tiso Alfredo e Gabriella Chiellino, presidente di EAmbiente Group, socie della Fondazione Bellisario delegazione di Venezia e in prima linea professionalmente su questo fronte – che questo “Sportello” potrà rivelarsi lo strumento in grado di risolvere molte delle problematiche che stanno rallentando il definitivo “decollo” del Superbonus, ridando snellezza ed efficienza ad una macchina burocratica chiamata ad uno sforzo straordinario come d’altra parte straordinarie sono le opportunità di crescita che ne possono derivare per l’economia del territorio e del Paese. E’ importante però che i dirigenti si dotino di quella discrezionalità di buon senso per superare lievi difformità che diventano grossi ostacoli e freno all’accelerazione delle pratiche. Nuovi impianti e nuovi cappotto in edilizia si traducono in minori consumi energetici e quindi minore emissioni climalteranti. Se il privato e la PA vanno a braccetto industrializzando il processo, i vantaggi sono per tutti, cittadini e ambiente compresi”.