Uno sgravio fiscale del 90% sugli interventi eseguiti, senza limiti di spesa. È il Bonus Facciate, contenuto nel “pacchetto” Bonus Casa che Gianni De Checchi, direttore Confartigianato Venezia, descrive un po’ come una sorta di piccola legge speciale valida tanto per i cittadini quanto per gli operatori. Perché se da un lato tra i vari Bonus Casa esistenti spicca il cosiddetto Superbonus 110%, dall’altro è pur vero che si tratta di uno strumento di detrazione piuttosto complesso da adottare. Ancor di più in un contesto cittadino come quello veneziano, regolato da una serie di vincoli paesaggistici che coinvolgono ben 20mila edifici. L’aspetto più frenante è il seguente: la questione del doppio salto di classe energetica. Per il raggiungimento del quale è richiesta la realizzazione del cappotto termico, ossia un pezzo di d’intonaco che serve a mantenere il calore in casa. Il problema? Un intervento che nel centro storico lagunare è impraticabile a causa, appunto, del vincolo.
Ecco allora che Confartigianato avverte: «C’è un’altra possibilità, semplice e sicura». E l’obiettivo è quello di farlo sapere ai più attraverso una serie di incontri on line (iscrizioni su www.ilpacchettobonuscasa.eventbrite.it) che permettano di approfondire il quadro degli incentivi fiscali. Il primo è fissato per domani alle 17 e tratterà proprio il tema del Bonus Facciate. «Che interviene pure su balconi, ringhiere, pluviali e (dal novembre di quest’anno) anche su altane», illustra Enrico Vettore, responsabile categorie Confartigianato e promotore dell’iniziativa. «Si tratta di un’operazione vantaggiosa per tutti, che rimette in gioco la filiera del comparto casa». Ma le buone notizie non finiscono qui, perché tra i bonus ve ne sono altri (meno noti) che potrebbero rivelarsi particolarmente utili; quello Edilizia (50%), Risparmio energetico (65% e riguardante caldaie e serramenti), Casa (50% sugli elettrodomestici di classe superiore alla A+, fino ad un massimo di 16mila euro). «E l’aspetto positivo – dichiara l’arch. Antonio Girello, consulente tecnico Confartigianato Venezia – è che sono agevolazioni fiscali che possono essere sommate fra loro, senza limite di spesa».
«Chi ne beneficia? In primis il tessuto urbano, poi le imprese», aggiunge De Checchi riferendosi al Bonus Facciate. Una categoria che a Venezia, a seguito della pandemia, denuncia un calo del fatturato. Del 40% nel mondo dell’edilizia e del 26-27% in quello dell’impiantistica. Il messaggio di Confartigianato è chiaro e s’inserisce in una più ampia riflessione. «Secondo nostre rilevazioni, nel terzo trimestre di quest’anno la quota di committenti residenti nella Venezia insulare che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione, raggiunge il 18,2%. Il massimo storico dal 2006. Inoltre, questa spinta prodotta dagli incentivi fiscali potrebbe determinare un aumento dell’apertura dei cantieri del 30% rispetto alla media degli ultimi anni. Con una creazione di volume d’affari complessivo di 5 milioni e 200mila euro». Parole a cui De Checchi aggiunge un ulteriore appello: «Siano abbandonati i codici Ateco e si ragioni soltanto sulla base dei fatturati in calo».
Marta Gasparon