Era una persona buona e un bell’esempio di sportività che mancherà a tutto il Lido di Venezia. L’intera isola si è commossa dopo la notizia della morte improvvisa, all’età di 53 anni, di Gianluca Trapasso (nella foto), dipendente di Italgas e sindacalista, stroncato da un infarto mentre si trovava al lavoro negli uffici dell’azienda di Venezia a Santa Croce.
Trapasso abitava al Lido ed era una persona molto riservata. Era cresciuto dai salesiani di Castello, nell’oratorio “Leone XIII” in Calle San Domenico. Ha partecipato a molti campi scuola con la “famiglia” salesiana di Castello. Tra i suoi amici più cari Franco Sensini, dirigente della Regione Veneto e ex segretario generale dell’Autorità portuale di Venezia.
Lascia la moglie Fabiana e due figli Giacomo e Riccardo. Proprio per seguire l’attività dei figli, che giocavano a pallacanestro con la Virtus Lido, Trapasso era entrato nell’organigramma societario del club ed era poi diventato dirigente della squadra under 16 che conquistò anche il titolo regionale. In questo ruolo vissuto come volontario, naturalmente a titolo gratuito, e accolto con spirito di servizio e un grande amore per lo sport dilettantistico, Gianluca si era fatto apprezzare per umanità, umiltà competenza e moderazione. “Un esempio da seguire – così è stato ricordato dagli amici – per tutti coloro che amano lo sport”. Non è ancora stata fissata la data dei funerali. (L.M.)