Verso il taglio del servizio di navigazione Actv? Lo prevede l’assessore regionale ai Trasporti e vicepresidente della Regione, Elisa De Berti: «Bisognerà rimodulare il servizio – afferma l’assessore – non dico a seconda della domanda, perché bisogna tenere conto che ci sono le isole e ci sono necessità peculiari di mobilità. Però sicuramente non si può pensare di tenere in piedi un sistema dove c’è un vaporetto ogni minuto, quando non c’è più il turismo di prima. Per cui una rimodulazione sicuramente verrà fatta».
Questione differente, ma complementare, è quella economica. Chiaro che il 2020 è stato un anno molto pesante, con mancati ricavi rilevanti: l’assenza di turisti ha bloccato tutto il settore. Secondo la vicepresidente della Regione ci sono però delle garanzie affidabili: «A parte il fatto – afferma – che la Regione è intervenuta già a settembre con 8 milioni di euro, per finanziare i servizi di navigazione aggiuntivi, per i mancati ricavi il Governo ha dato ampia disponibilità. Lo dico anche a livello dell’intera regione: su 150 milioni di mancati ricavi del sistema dei trasporti, 90 milioni sono già stati stanziati e in gran parte erogati».
Ma l’emergenza non è finita, Venezia ne soffre più di altre città venete e le acque lagunari non si sono certo riempite di vaporetti e motoscafi carichi di persone…: «Sì, ma ci sono state rassicurazioni e non mi preoccuperei, perché il Governo sta stanziando altri soldi in base ai mancati ricavi sull’anno precedente. Per cui chi soffre di maggiori mancati ricavi, come Actv, e per tutte le aziende che lavoravano nei trasporti legati al turismo ci sarà il ristoro dal Governo. I mancati ricavi verranno coperti per tutte queste aziende». (G.M.)