Betlemme, il luogo dove è nato Gesù è la “Casa del Pane”. E’ questo il filo conduttore del presepio di quest’anno della parrocchia di Sant’Antonio al Lido di Venezia. Nelle foto i presepi di questo Natale 2020 della comunità parrocchiale di Città Giardino e quello nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù luogo di preghiera delle Suore Bianche di clausura, adiacente al loro convento di via Navarrino.
Come detto il pane e la farina sono elementi importanti che caratterizzano l’allestimento della Natività, partito da un’idea originale del parroco don Renato Mazzuia, che trova però molti riferimenti biblici nelle Sacre Scritture e nei suoi commenti. E’ molto significativo perciò meditare sul rapporto tra Betlemme “la casa del pane” e l’Eucaristia.
A Betlemme in Gesù Dio si fa cibo perché, nutriti da lui, possiamo diventare pane buono per i nostri fratelli. “Felice chi ha Betlemme nel suo cuore, nel cui cuore cioè Cristo nasce ogni giorno. Siamo perciò anche noi una casa del pane di quel pane che è disceso dal cielo come scrive San Girolamo nel commento al Salmo 95. Questo il messaggio che si vuol dare a chi arriva in chiesa e si ferma, per qualche istante, a contemplare il presepio. Pane e farina sono sparsi in abbondanza, come abbonante per noi è la Parola di Dio. Arrivando nella chiesa delle Suore Bianche di clausura le figlie del Sacro Cuore di Gesù si vede una Natività che è un richiamo all’essenziale. La culla della vita e di Gesù è però il vangelo aperto, che sottolinea proprio il carisma della preghiera, della meditazione e della contemplazione, peculiarità e dono della presenza delle Suore Bianche di clausura che pregano sempre con dedizione e generosità per tutto il Lido per il quale sono un punto di riferimento, luce e speranza proprio con la loro preghiera”.