Spiritualità e devozione si fondono nella “Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio” che si svolgerà lunedì 12 giugno all’Arcella, con partenza alle 20.30 da Piazzale Azzurri d’Italia. La sacra rappresentazione in costume dell’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova del Santo, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana, culminerà con l’arrivo del carro al Santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la Diocesi di Padova, con cui inizia ufficialmente la Solennità del Santo del 13 giugno, così come stabilirono gli Statuti del Comune di Padova nel 1276.
Oltre 150 i figuranti in costume che si sfileranno da piazzale Azzurri d’Italia fino al Santuario dell’Arcella. Cinque le scene della sacra rappresentazione, corrispondenti ad altrettante tappe lungo le vie del quartiere, in cui vengono narrati l’arrivo di frate Antonio all’Arcella sul carro trainato da buoi e la sua morte, seguendo con fedeltà le immagini ricavate dal testo dell’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare.
Il viaggio da Camposampiero sul carro trainato da buoi, l’incontro con frate Vinotto, l’arrivo al Monastero della Cella e la costernazione delle “Povere Dame” (le Clarisse) sono le icone sulle quali è incentrata la rievocazione storica che si svolge per un tratto lungo l’antica via Aurelia Copta (attuale via Aspetti), ripercorrendo anche fisicamente gli stessi luoghi toccati da sant’Antonio in quello straordinario viaggio di quasi otto secoli fa.
L’ultima scena, la sesta, con le ultime ore di vita e l’agonia prima delle fatidiche parole «Video Dominum meum» («Vedo il mio Signore»), con le quali il Santo concluse la sua vita terrena, avviene invece all’interno del Santuario, di fronte alla “Cella del Transito”, il venerato sacello che da secoli ci tramanda il luogo della morte del Santo.
Al termine dell’azione sacra il festoso concerto delle campane del Santuario annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova. Ispirandosi a questa immagine di grande significato simbolico e spirituale, anche quest’anno le campane di tutte le chiese di Padova suoneranno insieme nella sera del 12 giugno, all’ora del “Transito”, per annunciare alla città e ai moltissimi pellegrini l’inizio della festa solenne di sant’Antonio.