Mavive, azienda veneziana di profumeria, saponi e altri prodotti per l’igiene, ha donato 40mila litri di gel disinfettante al Patriarcato di Venezia perché sia condiviso e utilizzato per le attività di parrocchie e associazioni.
Ma si tratta solo di un terzo dei 120 mila litri che Mavive sta distribuendo in tutta Italia per aiutare associazioni e medici che stanno sostenendo lo sforzo della pandemia.
Arriveranno dunque ben 40 mila flaconi da un litro, che saranno a breve in distribuzione. Le realtà della Diocesi che ne beneficeranno per le loro iniziative sono anzitutto le parrocchie, poi le strutture della Caritas veneziana, dell’Opera Santa Maria della Carità e dei Centri “Don Vecchi”. Riceveranno le confezioni anche le scuole dell’infanzia paritarie della Fism e tutti i gruppi dell’Azione Cattolica e dell’Agesci. Una copertura che consentirà di soddisfare il fabbisogno senza necessità di compiere altri acquisti di igienizzante.
Mavive è il nome attuale dell’azienda che tutti conoscono come “Vidal”, dal nome della famiglia di imprenditori che l’ha creata e che tuttora la guida. L’azienda nasce a Venezia ai primi del 1900 nel laboratorio di Angelo Vidal, artigiano specializzato nella produzione di saponi e profumi. L’azienda ora di rilevanza nazionale, nota ai più per essere la produttrice del sapone “Pino silvestre”, ha destinato alla solidarietà un’intera partita di produzione di gel.
La Mavive è ancora una azienda di famiglia radicata nel Veneziano: la generazione di Marco e Lorenzo Vidal è la quarta, sotto la loro direzione Mavive opera su 90 Paesi con diversi marchi, anche nel settore della profumeria. «La nostra azienda – spiega Marco Vidal – festeggia 120 anni quest’anno. All’inizio della pandemia a fine febbraio abbiamo affrontato un processo di parziale riorganizzazione del reparto dedicato alla profumeria per la realizzazione di gel igienizzanti. Alla fine dell’anno, per dare un segno di aiuto e celebrare in modo concreto questo nostro anniversario, abbiamo voluto compiere questo gesto che non solo in Patriarcato, ma anche a livello nazionale con l’Avis, l’Ail e il Cuam (associazione di medici missionari di Padova). È un modo per essere in contatto con il nostro Paese, la nostra Diocesi e anche con le scuole paritarie, che in questa situazione si sono trovate a dover fronteggiare molte spese e difficoltà per adeguarsi ai protocolli anti-Covid».
Marco Zane