Nel centro storico di Venezia il 18% delle imprese sono certe di non riaprire, mentre il 66% delle imprese prevedono invece di riaprire appena torna la normalità, ma, nella maggior parte dei casi, la ripresa dell’attività è condizionata dalla concessione di ristori adeguati e incentivi fiscali per il rilancio dell’economia.
E’ quanto emerge dal sondaggio che Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo ha somministrato alle imprese, non solo a quelle associate, del centro storico della città per fare un’analisi più dettagliata della grave situazione economica a Venezia.
Il fatturato nel periodo giugno-ottobre è calato di oltre il 60%, ma, alla luce delle nuove limitazioni, si pensa di chiudere il bilancio 2020 con una perdita del 75%. Il 95% delle imprese ha fatto ricorso alla cassa integrazione, mentre il 46% delle imprese hanno ridotto l’orario di lavoro o dei turni del personale, il 12% ha ridotto il personale a tempo determinato, il 4% ha ridotto il personale a tempo indeterminato.
Il calo commesso all’adozione dello smart working non ha inciso particolarmente in centro storico (- 20%) e la riduzione del fatturato viene infatti attribuita per il 92% al calo della domanda turistica.
Tra le domande, era richiesto anche a quali modalità ha fatto ricorso l’azienda per soddisfare il fabbisogno di liquidità causato dall’emergenza da Covid-19: il 92% hanno ricorso alle attività liquide presenti in bilancio (es. depositi bancari) e ai margini disponibili sulle linee di credito.
“Quello che emerge è drammatico. Quasi 2 imprese su 10 non riapriranno e quelle che lo faranno adotteranno nuove strategie, come ad esempio la produzione di nuovi beni e l’offerta di nuovi servizi, accelerando la transizione digitale e il maggiore utilizzo di connessioni virtuali verso l’interno ed esterno così come ci dice il 50% delle imprese”, spiega Emiliano Biraku, coordinatore Confeserecenti per il centro storico.
L’appello rinnovato di Confesercenti è che ci sia davvero un’attenzione particolare sull’economia della città, con ristori maggiori adeguati alla grave situazione che è visibile agli occhi di tutti.