Dalla sicurezza passiva a quella attiva: Concessioni Autostradali Venete “accende” i guardrail per proiettare l’autostrada nel futuro, aumentando gli standard di tutela e comfort degli utenti e con un occhio rivolto all’ambiente.
La nuova frontiera delle protezione stradale si chiama GuardLED e la Società di Mestre è tra le prime concessionarie autostradali a sperimentare questa tecnologia all’avanguardia. Si tratta di una barriera rivestita in poliuretano, con alloggiamento per strisce di LED che sta suscitando molti apprezzamenti nel settore per le sue numerose e interessanti implicazioni. La barriera risulta certificata CE e, dunque, è stata positivamente sottoposta ai crash test di normativa.
La sperimentazione, che apre la strada a impieghi anche in altri ambiti, è stata effettuata negli ultimi mesi allo svincolo di Spinea, sul Passante di Mestre, dove è stato installato un tratto di barriera luminosa che, agli standard di sicurezza passiva (protezione da impatto) dei tradizionali sicurvia, unisce quella attiva, data da una migliore visibilità della sede stradale, senza l’utilizzo di pali o altri supporti.
Il materiale del rivestimento è morbido, in grado di tutelare meglio gli utenti in caso di impatto, in particolare i motociclisti e la struttura, oltre a includere apparati di illuminazione, apre la strada a ulteriori utilizzi: per esempio ospitando cavi in fibra ottica e sensori e supportando dispositivi di segnaletica luminosa, messaggistica o alert (per esempio in caso di coda) in grado di dialogare con i veicoli in transito, nello scenario sempre più attuale delle smart-road.
«I primi test di luminanza eseguiti – spiega Sabato Fusco, direttore tecnico di Concessioni Autostradali Venete – ci hanno lasciato molto soddisfatti, in quanto i valori di lumen corrispondono a quanto previsto dalle normative. Questa tecnologia permette di illuminare ottimamente le corsie, consentendoci di non dover ricorrere a pali o altre strutture di sostegno. Tra i vantaggi dell’installazione, oltre al considerevole risparmio energetico garantito dalla tecnologia a LED, sottolineo la semplificazione delle operazioni di manutenzione, con considerevoli vantaggi anche in termini di sicurezza degli operatori, annullandosi completamente il rischio di caduta dall’alto».
A Spinea, dove lo svincolo è costituito da una sola corsia, Concessioni Autostradali Venete ha installato strisce LED su un solo lato della carreggiata; nel caso di svincolo costituito da due corsie, potrebbero essere illuminati entrambi i lati: in questo modo, l’illuminazione della sede stradale davanti al veicolo risulta sempre garantita anche in caso di affiancamento a un altro mezzo.
Sono allo studio possibili ulteriori applicazioni ed evoluzioni del sistema: in particolare, il retrofitting su barriere di sicurezza esistenti e la sostituzione dell’illuminazione all’intersezione tra Tangenziale di Mestre e Raccordo Marco Polo, attualmente costituito da un oneroso sistema di 53 torri faro.
L’aspetto “green” di questa nuova frontiera è confermato, oltre che dal basso consumo del LED, anche dalla sensibile riduzione dell’inquinamento luminoso: la luce viene diffusa dove serve, ovvero sul piano della strada, evitando inutili dispersioni nell’ambiente circostante. Effetti benefici che riguardano anche il verde (piante e alberi) che delimita l’infrastruttura e che, in presenza di illuminazione artificiale diffusa nell’ambiente, di notte non riesce a compiere il processo di fotosintesi (fondamentale per la produzione di ossigeno). Non ultimo, è da considerare un ulteriore aspetto legato alla manutenzione: il rivestimento infatti è studiato per proteggere meglio la barriera dagli agenti atmosferici, aumentandone dunque la vita e la durata in efficienza.