Sono partiti nella parte posteriore di Piazzale Roma i lavori di riqualificazione e restauro dell’ex Manifattura Tabacchi nell’alveo del completamento della Cittadella della Giustizia. La durata complessiva dei lavori è di 584 giorni e si dovrebbe terminare per marzo 2022, salvo imprevisti. Il progetto e la direzione lavori sono del Comune di Venezia per un importo lavoro di 18.273.000 euro. Il finanziamento è dato dal contributo dello Stato tramite il bando periferie, dal Ministero della Giustizia e dal Comune di Venezia tramite la legge speciale.
«Il progetto si sviluppa tramite stralci funzionali e, una volta finiti tutti i blocchi, la riqualificazione porterà alla realizzazione di quella che è conosciuta come Cittadella della Giustizia – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto –. Si tratta di un progetto importante per la città perché i vari uffici giudiziari erano sparsi e frammentati in molteplici palazzi storici, che erano distribuiti nel tessuto urbano. Invece l’opportunità di poterli concentrare in un’unica sede più adeguata rappresenta un’operazione interessante per l’intera città, anche per la sua collocazione sì a Venezia ma facilmente raggiungibile dalla terraferma».
Distribuzione orizzontale delle funzioni. Il primo lotto di intervento, completato nel 2013, riguardava gli edifici 1, 2, 3, 4,16, 5, 6, 8, mentre questo nuovo progetto riguarda il secondo lotto funzionale che comprende gli edifici 10, 11, 14 e 15 e prevede il restauro e il risanamento statico degli stessi. La configurazione architettonica esterna viene mantenuta, mentre viene ridefinita funzionalmente la distribuzione degli spazi interni individuati in base alle esigenze dei vari edifici giudiziari. In particolare avrà luogo una distribuzione orizzontale sulla scorta delle diverse funzioni che ha il Tribunale, pertanto ogni settore si svilupperà in ciascun piano trasversalmente tra i vari edifici citati. «Questa soluzione, che è stata individuata con gli uffici giudiziari, ci permette di sfruttare i preesistenti collegamenti in quota – spiega Zaccariotto – tra gli edifici interessati. E ciò va così a favorire la fruibilità e la gestione degli uffici da parte dell’utenza e permette di non avere barriere architettoniche favorendo la mobilità interna. Al piano terra verranno organizzate le cancellerie, mentre gli uffici amministrativi e altre cancellerie andranno al primo piano, come anche le diverse aule di udienza, e i magistrati al secondo piano. L’archivio generale andrà al piano terra nell’edificio 15». Si tratta di un intervento che era atteso da moltissimi anni sia da parte di chi lavora, sia degli utenti perché sinora i cittadini erano costretti a muoversi in uffici sparsi per tutta la città e questo porterà a una evidente risparmio di tempo, oltre al fatto – conclude l’assessore – che la ristrutturazione di questi immobili, risalenti al XVIII secolo, degradatisi nel corso del tempo, riqualifica tutta l’area.
Marco Monaco