Prezzo d’acquisto a 102 euro per ogni 110 di credito d’imposta. E prestito ponte a un tasso attorno al 2,75%.
Sono su questi valori le offerte dei due big del credito in Italia, Intesa Sanpaolo e Unicredit. In questi giorni hanno presentato e reso operativi i propri “pacchetti” relativi al superbonus del 110% per l’efficientamento energetico e la sicurezza antisismica delle case.
Era il tassello che mancava per far partire tutta la “macchina” della misura presa dal Governo, con il decreto Rilancio, così da far ripartire una fetta importante dell’economia. Ma, soprattutto, era la misura attesa per dare una svolta alle abitazioni del nostro Paese, ancora troppo “ingorde” di energia per scaldarsi e raffrescarsi.
Una delle novità maggiori del superbonus è, infatti, la possibilità di cedere il credito d’imposta alle banche o ad altri soggetti. Le banche principali si sono attrezzate e le altre sono in dirittura d’arrivo. FriulAdria, per esempio, promette: «Saremo allineati alle migliori offerte del mercato sia per quanto riguarda la cessione del credito sia sul fronte dei prestiti ponte».
Intesa Sanpaolo e Unicredit, intanto, tracciano la strada, evitando di farsi concorrenza. Per i crediti d’imposta, con compensazione in 5 quote annuali, l’acquisto avverrà a 102 euro per ogni 110 di credito di imposta se il cedente è una persona fisica o un condominio (92.7% del valore nominale del credito); avverrà invece a 100 euro se il cedente è un’impresa.
Siccome, poi, la cessione del credito è possibile anche per gli interventi con percentuale inferiore di detrazione fiscale (il 50% per la ristrutturazione e il 65% per l’efficientamento energetico che non riesca a produrre un miglioramento di due classi energetiche), le banche acquisteranno quei crediti con compensazione in 10 quote annuali a 80 euro ogni 100. (G.M.)