Ben 900 partecipanti al Premio Mestre di Pittura 2020 contro i 400 del 2019. Un successo clamoroso, tanto più se si pensa che per mesi, a causa del lockdown, nemmeno si sapeva se l’edizione di quest’anno avrebbe avuto luogo.
Nato nel 1958 e poi abbandonato negli anni ’60, il premio è rinato nel 2017 su impulso di Cesare Campa e da allora è stato un crescendo, tanto che oggi il Premio, organizzato formalmente dal Circolo Veneto, è patrocinato da Regione Veneto, Città Metropolitana di Venezia e Comune di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e con il sostegno dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, della Fondazione Bevilacqua la Masa e del Museo M9.
SU 900 artisti presenti sono state 54 le opere selezionate dalla giuria presieduta da Philippe Daverio, venuto a mancare pochi giorni or sono, e composta anche da Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, Giuseppe La Bruna, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, Michele Buonomo, direttore del mensile Arte di Mondadori, Roberto Zamberlan della Fondazione Bevilacqua la Masa e Marco Dolfin, curatore della mostra e segretario della Giuria.
Il premio è stato presentato il 4 settembre al Centro Culturale Candiani alla presenza dei suddetti soggetti, nonché del Sindaco di Venezia Brugnaro, e la mostra collettiva dei finalisti è visitabile sempre al Centro Culturale Candiani di Mestre dal 5 settembre al 4 ottobre.
Marco Monaco