A Messa può tornare a cantare il coro: basta che i cantori tengano una distanza di un metro l’uno dall’altro e ci siano almeno due metri fra file di cantori.
Lo stabilisce una nota del ministero dell’Interno, che risponde ai quesiti posti da tempo dalla Conferenza episcopale italiana. Già il 29 giugno, infatti, la Cei aveva fatto presente l’esigenza di “ritornare all’esercizio della prassi pastorale”.
Interpellato dal ministero, il Comitato tecnico scientifico nazionale risponde che, «sulla base degli attuali indici epidemiologici è possibile la reintroduzione dei cori e dei cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet».
Due metri di distanza vanno infine mantenuti anche fra i coristi e l’assemblea.
Si potrà inoltre fare a meno del distanziamento, come anche il buon senso suggeriva, quando a Messa, uno accanto all’altro, sono persone di una stessa famiglia. Era questa un’altra delle questioni che la Cei aveva sottoposto al Governo. «Durante lo svolgimento delle funzioni religiose – risponde il Comitato tecnico scientifico tramite il ministero dell’Interno – non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi do svolgono vita sociale in comune».