«Sarà un autunno di emergenza psicosi e di tamponi. L’emergenza sarà dettata dal fatto che al primo sintomo di febbre o di tosse qualunque cittadino penserà di avere il Covid. E allora la sanità pubblica può fare solo una cosa: tamponi. Avremo 500mila persone con sintomi? Faremo 500mila tamponi. Un tampone non si deve negare a nessuno».
A dirlo è il Governatore del Veneto, Luca Zaia, che fa il punto sulla situazione della pandemia dalla sede di Marghera della Protezione civile. La psicosi – spiega Zaia – sarà generale e giustificabile: «Basterà che uno abbia l’influenza e penserà di avere il Covid. Nella stragrande maggioranza dei casi non sarà così, ma la paura sarà comprensibile».
Perciò il nuovo piano di sanità pubblica, presentato oggi da Zaia e pensato per l’autunno, investe sulla diagnostica soprattutto sui test rapidi, «perché la diagnostica sarà il vero collo di bottiglia. Per quanto poco avremo una coda di epidemia. Ma avremo comunque una emergenza che sarà quella della psicosi da sintomi influenzali. Perciò faremo i test a tutti quelli che avranno febbre e tosse o sintomi sovrapponibili a quelli del Covid-19». (G.M.)