Da ottobre il car sharing di Toyota del Comune di Venezia si trasforma e da Yuko diventa Kinto nell’alveo di una strategia più complessiva di mobilità integrata che prevede una piattaforma nuova di servizi.
In questo contesto cambieranno la visual, i termini dell’applicazione con Kinto-go (app tramite cui ognuno può prenotare taxi, parcheggi, vetture a noleggio attraverso smartphone), cambierà il sito e verrà “ribrandizzata” – a Venezia e a Mestre – la segnaletica verticale e orizzontale; Toyota fornirà così alla società anche un car pooling aziendale con formule di noleggio a breve, medio e lungo termine.
E ancora, sempre a partire dal mese di ottobre, verranno sostituite le Toyota Hybrid della flotta Yuko con quelle del nuovo modello, appena uscito, in grado di garantire maggiori prestazioni nell’elettrico. Tutto questo giunge dopo i mesi difficili legati all’emergenza Coronavirus: basti pensare che se in due anni di servizio Toyota ha effettuato circa 15 mila noleggi totali e tutta la sua flotta ha percorso circa 500mila km, ottenendo un risparmio di ben 19 tonnellate di CO2 grazie alla tecnologia Full Hybrid, da gennaio a maggio di quest’anno i noleggi sono stati circa 2mila a Venezia, contro i 3.200 dello stesso periodo del 2019, con una riduzione in totale di circa un terzo.
Nel dettaglio, a marzo 2020 su marzo 2019 il calo è stato del 65%; aprile 2020 ha raggiunto il -82% rispetto all’aprile del 2019. E lo scorso maggio ha registrato un calo del 46%, in confronto allo stesso mese del 2019. Ed anche giugno si sta confermando sulla metà del lavoro rispetto a quello dell’anno scorso. Come ha spiegato Maurizio Marchesini, mobility e innovation manager di Toyota, si è deciso di non sospendere il servizio durante la pandemia mantenendo inalterata l’offerta.
«La domanda è calata sensibilmente – precisa Marchesini – ed anche nella fase due, con la riapertura, stiamo registrando un calo del 50% rispetto allo standard pre Covid. Questo significa che a parità di offerta, con una domanda ridotta della metà, la possibilità che un cliente prenda una vettura subito dopo un’altra è ridotto sensibilmente ma noi effettuiamo la sanificazione delle auto in base alle linee guida dell’Oms. Dove possibile, ovvero quando c’è la control room attiva, facciamo in modo di togliere la macchina dal servizio, non rendendola disponibile. Così da dare ai nostri operatori il tempo necessario per ricorrere alla sanificazione. Insomma, l’auto non passa da un cliente all’altro se non attraverso un intermezzo di almeno un’ora. E ancora, all’interno della vettura viene inserito un cartellino con l’indicazione delle sanificazioni effettuate con data, ora e firma. Certo, se per esempio il cliente riconsegna la vettura alle due del mattino e quello successivo la riprende alle tre, in quel caso l’auto non viene sanificata».
Mediamente, raccontano da Toyota, il car-sharing viaggia con un 15% di saturazione; cioè fatta 100 la disponibilità, le auto in viaggio sono 15. Per effetto della minor domanda post-Covid oggi si è al 6% e quindi è raro che una specifica vettura venga prenotata subito dopo che venga lasciata dal precedente utilizzatore. Accanto a questo dai primi giugno, ad ogni prenotazione effettuata, il cliente riceverà un voucher di un euro (che in base alle tariffe Toyota corrisponde circa a 20 minuti gratuiti) che il cliente può utilizzare come desidera. Ma che principalmente viene messo a disposizione da Toyota affinché l’utente possa procedere ad una sorta di autosanificazione (lasciando le portiere aperte per areare o passando salviettine igienizzanti sulla plastica). In aggiunta a tutto questo c’è pure un nuovo servizio di noleggio esclusivo dell’auto per un mese. «Per agevolare i potenziali utenti della città di Venezia, per effetto di una minor offerta del servizio pubblico che sta avvenendo – conclude Marchesini – abbiamo ritenuto giusto, da inizio giugno, mettere il car-sharing a disposizione. Dando una vettura ad uso esclusivo senza dover acquistare un’auto e si rivolge a quei potenziali clienti che necessitano di flessibilità. Si acquista con un’esperienza digital, non c’è la firma di un contratto, non c’è lo scambio di chiavi a mano; si formalizza tutto attraverso l’app tra le tante soluzioni proposte al prezzo di 550 euro per la Toyota Yaris Hybrid e di 600 euro per la Lexus UX in entrambi i modelli con chilometraggio illimitato. L’unica differenza, rispetto al car-sharing tradizionale Toyota, è che in questi prezzi non viene inclusa la benzina».
Marco Monaco