Quarantena di 14 giorni e doppio tampone per chi torna da un Paese straniero che non fa parte dell’Unione europea di un altro piccolo gruppo di Stati.
Lo stabilisce la nuova ordinanza emessa dalla regione Veneto e valida già da oggi: «Il problema – spiega il presidente del Veneto, Luca Zaia – è che, dal 1° luglio a oggi, abbiamo avuto 28 nuovi casi di positività, 15 dei quali legati a cittadini stranieri tornati in Veneto dall’estero o a italiani tornati a casa dopo un viaggio all’estero. Non possiamo permetterci, dopo quattro mesi di sacrifici e con una situazione tutto sommato tranquilla, di tornare ad avere l’epidemia perché la importiamo».
Portarci il contagio a casa, venendo da fuori, è il pericolo oggi emergente. Per questo ci sono le misure della nuova ordinanza, che prevede, per chi viaggia all’estero per lavoro o per vacanza, una serie di misure stringenti. Per i lavoratori, in particolare, al rientro a casa diventa obbligatorio il tampone ma è possibile andare a lavorare, con obbligo di mascherina; dopo cinque giorni, se il primo tampone è negativo, si procede con il secondo tampone; se anche questo sarà negativo, al 14° giorno cessa l’obbligo di mascherina e si torna alla normalità.
La nuova ordinanza prevede anche la denuncia obbligatoria, da parte dell’Ulss, qualora una persona positiva rifiuti il ricovero ospedaliero.
Prevede inoltre l’obbligo di autoisolamento e di contattare subito il medico qualora, per chiunque, si presenti la compresenza di infezione respiratoria e temperatura superiore a 37,5°. (G.M.)