Al via la nuova stagione degli orti urbani. È stato pubblicato a metà giugno il bando 2020 per l’assegnazione degli orti urbani liberi, che andrà avanti fino al 3 luglio. E l’assegnazione avverrà il 15 luglio.
Se finora le donne erano poco più del 20% del totale degli assegnatari (anche pluriottantenni), dal Comune fanno sapere che per le nuove domande pervenute, alla data del 26 giugno quelle presentate da donne erano oltre il 60% del totale.
Gli orti liberi attualmente sono dislocati in quattro delle sette aree del territorio comunale in cui vi sono orti urbani ovvero a Campalto all’angolo tra via Chiarin e via Passo Campalto, a Mestre in via Rielta, a Zelarino al parco Umberto Zia e a Marghera in via Bottenigo, all’angolo con via Cafasso. Possono presentare domanda tutte le persone residenti nel Comune che compiano 60 anni entro il 31 dicembre 2020, che siano pensionati e che non dispongano di terreni di proprietà o appartenenti a familiari conviventi destinati alla coltivazione.
Gli orti del Comune, suddivisi in sette aree, sono 340: 112 al Lido, 32 a Venezia, 76 al parco Albanese-Bissuola, 32 al rione Pertini, 32 a Campalto, 24 a Zelarino e 32 a Marghera. Il modo di coltivarli è lasciato all’autonomia di ciascuno. Il Comune sottolinea che l’aumento della domanda è legato anche al fatto che la coltivazione degli orti funge da attività di socializzazione, per questo è destinata a persone pensionate oltre i 60 anni. Il primo bando è stato nel 2019 e l’Amministrazione in quel caso ha assegnato 105 orti. «Abbiamo verificato anche situazioni – dicono dal Comune – di persone che avevano rinunciato e non l’avevano comunicato. E quindi è stato individuato dall’Amministrazione l’Ufficio progetto orti come l’Ufficio unico per gestire tutte le aree orti senza suddivisione per municipalità e questo ha portato ad un controllo più stringente. E per gli orti che ci vengono indicati come liberi, chiediamo alle persone assegnatarie se li coltivano. In caso contrario lo contestiamo, arrivando a procedere con la revoca».
Il fatto che ora vi sia stato un nuovo bando dipende, oltre a qualche caso di decesso, anche da quelle persone che hanno rinunciato. E poiché in quelle aree il Comune ha terminato le liste d’attesa che aveva a seguito del bando 2019, ora apre un bando nuovo per avere una graduatoria. Il costo annuo per l’assegnazione è di 40 euro a fronte dei 45 precedenti.
L’Amministrazione ha anche stanziato dei fondi specifici per la manutenzione degli orti, cosa che in precedenza rientrava nel mare magnum dei lavori pubblici. Ora hanno un fondo autonomo che nel 2019 ammontava a 90 mila euro aumentati, nel 2020, a 160 mila euro. Tuttavia, a causa del Coronavirus, la cifra ha dovuto essere ridotta per far fronte ad un buco di bilancio ed è tornata così a 90 mila euro. In primo luogo verrà dato l’impregnante alle strutture perché, in quanto casette in legno, se non viene applicato l’impregnante potrebbero rovinarsi. Andando così a perdere un bene pubblico. A Venezia ci sono persone, soprattutto donne, che hanno chiesto di poter mettere dei roseti nelle pareti di recinzione per abbellire le aree: terminata la manutenzione, l’ufficio orti darà l’autorizzazione ai roseti.
Marco Monaco