Il Sermig, una nuova app e La Rosa bianca saranno i tre protagonisti della nuova edizione della Festa di Sguardi, che ha per titolo #Impronte.
L’evento, che si realizza ogni anno dal 2011 nella Cittadella Scolastica di Mirano, si terrà sabato 27 maggio, a partire dalle ore 8.45 alle ore 13. Promosso dalla Pastorale Giovanile del Miranese e da associazioni di volontariato ecclesiali e laiche, in collaborazione con gli Istituti Superiori della città di Mirano, propone ospiti e attività orientati a conoscere e approfondire temi di attualità sempre, diretti a stimolare il protagonismo dei giovani.
«Non siamo venuti al mondo per vegetare, ma per lasciare un’impronta», diceva Papa Francesco ai ragazzi della Gmg di Cracovia nel 2016. Da qui il titolo e la scelta degli ospiti.
Nel 1964, infatti, nasceva il Sermig – Servizio Missionario Giovani – grazie ad un’intuizione di Ernesto Olivero. L’idea era di sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. Dai “sì” di giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache è nata la Fraternità della Speranza, per essere vicini all’uomo del nostro tempo e aiutarlo a incontrare Dio.
Sarà proprio la testimonianza di questa realtà sulla frontiera tra sogno e realtà, fede e sfide di pace e cura per i più deboli, a dare il la all’edizione 2017 della Festa di Sguardi.
Nel corso della mattinata ci sarà anche la presentazione dell’applicazione per dispositivi mobili Realnet Mirano, realizzata grazie al bando della Regione Veneto “Fotogrammi veneti – Istantanee da Mirano: i giovani APPrendono”.
Grazie alla gentile concessione della Fondazione “La Rosa Bianca” della Ludwig Maximilians Universität di Monaco, inoltre, si potrà visitare una mostra ospitata negli Istituti Levi-Ponti e Majorana-Corner. L’esposizione presenterà la vita ed il coraggio dei giovani studenti resistenti al Nazismo attraverso i loro volantini e la ricerca pacifica di un cambiamento. Un’esperienza purtroppo drammaticamente interrotta. Eppure quei ragazzi hanno lasciato la loro impronta nella storia, capace anche oggi di accendere la potenza della speranza in un mondo migliore, così come l’esperienza incredibile del Sermig di Torino e del suo fondatore Ernesto Olivero.