Mascherina per tutti e capienza di nuovo al 100%. Probabilmente sarà questa la soluzione per tornare a viaggiare su treni, autobus e vaporetti, in particolare dopo l’estate, quando le scuoel riprenderanno.
È la soluzione che lascia trasparire l’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, facendo il punto dell’emergenza nel settore: «Quello che è successo in questi giorni, con i treni pieni diretti a Venezia e solo martedì 2 giugno con 29 treni straordinari, è solo l’antipasto di quello che succederà a settembre. Il sistema del trasporto pubblico imploderà con la riapertura delle scuole».
È una questione di capienza e di rapporto fra costi e ricavi: «Oggi – spiega la De Berti, parlando dei treni regionali – pur potendo usare solo il 50% dei posti omologati, l’occupazione è del 25-26% dei posti ora consentiti. Il che significa che siamo al 13% dei posti totali omologati».
Ma da settembre, con gli scolari, le cose cambieranno: «Prima dell’epidemia viaggiavano 150mila persone al giorno su 700 treni. Se da settembre ne potremo trasportare solo la metà, cioè 75mila, come faremo? I treni non posso raddoppiarli. E gli altri 75mila viaggiatori cosa faranno, considerando inoltre che per la maggior parte sono studenti minorenni che devono andare a scuola?».
Un confronto sul tema insieme al sistema scolastico veneto è in corso: giovedì 4 le assessore De Berti e Donazzan incontreranno il dirigente scolastico regionale: «Ma il trasporto regionale – continua l’assessore De Berti – è un sistema molto rigido: non è che a seconda di come si organizzeranno le scuole noi riusciremo a organizzare il trasporto. Le due organizzazioni devono essere fatte in maniera sinergica. Ma ugualmente sarà molto difficile: A meno che diciamo che si torna alla capienza del 100% e tutti stanno nei mezzi con la mascherina».