Notizia simbolica, ma decisamente notizia. I posti letto di terapia intensiva occupati da pazienti gravemente affetti da Coronavirus sono scesi sotto quota cento. Precisamente, da stamattina sono 99.
Il dato è molto significativo perché corona una discesa di occupazione di letti in rianimazione che è stata continua e progressiva dall’inizio di aprile.
Basterà dire che, in Veneto, all’apice dell’emergenza ci si era avvicinati ai 400 letti impegnati; oggi sono ridotti ad un quarto.
È indubbio che, purtroppo, un certo numero di persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva siano venute a mancare; ma il dato confortante è che non siano state rimpiazzate da altri degenti in condizioni gravi per il Covid-19.
Considerato che sono circa 250 i pazienti non Covid ricoverati in rianimazione e che il totale dei posti letto di questi reparti, negli ospedali veneti, è arrivato al numero di 825 proprio per gli investimenti effettuati durante l’emergenza, si può dire che oggi solo metà dei letti di terapia intensiva sono impegnati. Un successo, pensando che in alcuni momenti si temeva non sarebbero bastati.