«Se si tratta di portare più avanti l’apertura delle scuole, oltre il 1° settembre, per dare respiro al mondo del turismo, sono d’accordo». Lo dice il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante il consueto confronto quotidiano con i media, dalla sede della Protezione civile a Marghera.
La stagione turistica, secondo Zaia, ha buone probabilità di prendere quota, nonostante tutto: «Auspico che siano vacanze a chilometri zero: è il modo migliore per aiutare la nostra economia. Ma resto fiducioso che gli stranieri arrivino».
Certo, però, che la stagione inizierà in ritardo. E se la scuola, per recuperare un po’ di tempo perduto, anticiperà la riapertura al principio di settembre, l’economia turistica ne risentirà. Per Zaia, perciò, è da considerare l’ipotesi che almeno la prima parte di settembre possa essere libera da lezioni. «Poi c’è anche da considerare il problema di genitori che dovranno tornare a lavorare e avranno difficoltà nella gestione dei figli. È una questione da vedere da più punti di vista».
E per quanto riguarda il modo di fare turismo, in particolare sulle spiagge venete? Contrario all’ipotesi di box in plexiglas fra un ombrellone e l’altro, il Governatore è per l’applicazione di regole di buon senso: «Ombrelloni più distanziati, quando si fa il bagno non c’è problema, al chiosco si fa la fila o si aspetta di essere chiamati…».