Siamo alla svolta? Sono 119 le persone dimesse nelle ultime 24 ore negli ospedali veneti. Ed è aumentato di 29 il numero complessivo delle persone ricoverate, nello stesso arco di tempo, negli ospedali della regione.
«Quando il numero dei dimessi dagli ospedali supererà quello dei nuovi ricoverati saremo alla svolta». Lo aveva detto mercoledì 25 il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso dell’incontro quotidiano per aggiornare sull’epidemia da Coronavirus.
E l’odierno rapporto della Regione Veneto, aggiornato alle ore 8 di sabato 28 marzo, sembra dare proprio in segnale nella direzione indicata da Zaia.
Più in dettaglio, è aumentato in maniera contenuta il numero dei ricoverati nei reparti di pneumologia e nella terapia subintensiva: sono adesso 1.559, ossia 23 più di ieri alla stessa ora. Ed è in crescita modesta quello dei degenti in terapia intensiva, ovvero i malati più gravi. Stamattina sono 344, “solo” 6 più di ieri alla stessa ora.
Sono purtroppo invece aumentati in maniera significativa i decessi: se ne registrano 49 nella giornata che intercorre dalle 8 di ieri e le 8 di stamattina; siamo ad un totale di 362 morti.
Inoltre: sono 20.000 precise precise le persone che in Veneto sono obbligate all’isolamento domiciliare: il 60% del totale in Italia.
In sostanza, si tratta di coloro che risultano positivi al tampone e non sono sintomatici o hanno sintomi lievi; oppure che sono in quarantena. Devono trascorrere quattordici giorni isolati nella propria casa; e con loro i familiari e i contatti più stretti. Sono 1.105 persone più di ieri.
Di 7.497 persone, infine, si parla a proposito del totale dei contagiati da Covid-19 nella nostra regione.