«Quando il numero dei dimessi dagli ospedali supererà quello dei nuovi ricoverati saremo alla svolta». Lo dice oggi il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso dell’incontro quotidiano per aggiornare, dalla sede della protezione civile a Marghera, sull’emergenza Coronavirus in Veneto.
Un modo per spegnere illusorie aspettative che l’epidemia stia declinando. E, stando al criterio indicato da Zaia, non sta declinando affatto: nelle ultime ventiquattr’ore i nuovi ricoveri negli ospedali veneti sono stati 101, mentre le dimissioni per guarigione dalla malattia sono state 58.
«Abbiamo un incremento di contagiati, degenti e mortalità – commenta Zaia – che corrisponde ai modelli matematici che i tecnici regionali hanno redatto e che ci fa dire che il trend è ancora di crescita». D’altro canto, è stato lo stesso Governatore, qualche giorno fa, a dire che è prevedibile il picco del contagio attorno alla metà di aprile; in maggio, poi, i numeri caleranno e gli ultimi malati si registreranno a fine giugno.
«Non abbassiamo la guardia – ripete ancora Luca Zaia – e ricordiamoci che la prima cura contro il Coronavirus siamo noi. Tutti quelli che possono stare a casa ci stiano e riduciamo al minimo i contatti sociali».